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Morto Amou Haji, era l'uomo più sporco del mondo: mangiava animali trovati per strada e non si lavava dal 1954

In Iran, all'età di 94 anni, è deceduto Amou Haji, l'eremita famoso per essere "l'uomo più sporco del mondo"

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

In Iran, all’età di 94 anni, è morto Amou Haji, l’eremita noto per essere “l’uomo più sporco del mondo”: non si è lavato per più di cinquant’anni, dal 1954. L’agenzia di stampa Irna ha scritto che Amou Haji, soprannome tenero usato per le persone anziane, è deceduto domenica nel villaggio di Dejgah, nella provincia meridionale di Fars.

Addio ad Amou Haji

Dopo decenni senza lavarsi, qualche mese fa gli abitanti del villaggio lo avevano condotto in un bagno per pulirlo. Haji, come riferito dai media locali, non era sposato, si alimentava ingurgitando carne di animali morti trovati per strada, beveva l’acqua delle pozzanghere e fumava una pipa con dentro degli escrementi di bestie.

Amou Haji, si dice che…

L’uomo, per riposare, era solito coricarsi in una buca che si era scavato da solo. Su di lui sono circolate varie storie nel corso degli anni: si dice che abbia scelto la vita da eremita dopo aver provato le pene d’amore per una donna. Inoltre si racconta che decise di non lavarsi più per il timore di ammalarsi. C’è chi invece pensa che la sua fosse una scelta salutista dettata dalla convinzione che l’acqua e il sapone fossero dannosi.

Nel 2013 sulla sua vita fu girato un breve documentario dal titolo “La strana vita di Amou Haji”.

Vivere senza lavarsi, il primato ora passa a Kailash “Kalau” Singh

Dopo la sua morte, il primato del “non lavarsi” – non ufficialmente riconosciuto dal Guinness World Records – dovrebbe passare a un uomo indiano che sostiene di non vedere l’acqua da oltre 30 anni. Nel 2009 l’Hindustan Times ha riferito che Kailash “Kalau” Singh, originario di un villaggio fuori dalla città santa di Varanasi, non si lavava da più di 30 anni nel tentativo di aiutare a porre fine a “tutti i problemi che la nazione deve affrontare”.

“Kalau” non userebbe l’acqua prediligendo quello che chiama un “bagno di fuoco”. “Ogni sera, quando gli abitanti del villaggio si radunano, Kalau … accende un falò, fuma marijuana e si alza su una gamba pregando Lord Shiva”, si legge sul giornale. Singh avrebbe riferito: “È proprio come usare l’acqua per fare il bagno. Il bagno di fuoco aiuta a uccidere tutti i germi e le infezioni nel corpo”.

Fonte foto: GETTY

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