NOTIZIE
CRONACA ESTERA

Monte Bianco, un morto dopo il crollo del seracco: 2 dispersi e 4 feriti, uno è in gravi condizioni

Crolla un seracco sul versante francese del Monte Bianco, travolti alpinisti: ci sono vittime e feriti

Pubblicato: Aggiornato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Tragedia in montagna. È di un morto e 4 feriti il primo bilancio del crollo di un seracco avvenuto sul versante francese del massiccio del Monte Bianco. Secondo quanto emerso al momento del crollo c’erano diverse cordate di alpinisti dirette alla vetta del Mont Blanc du Tacul. In corso le operazioni di soccorso, ci sarebbero anche 2 dispersi.

Crolla seracco sul Monte Bianco

Il crollo del seracco sul Monte Bianco è avvenuto in piena notte, attorno alle 3 di lunedì 5 agosto.

Secondo quanto riporta Ansa, il distacco del blocco di ghiaccio si è verificato sul versante francese del massiccio, lungo la via normale dei Trois Mont-Blanc sotto la cima del Mont Blanc du Tacul (4.248 metri).

 Il crollo sul Mont Blanc du Tacul, nel versante francese del Monte Bianco

Il bilancio: un morto e 4 feriti

Stando a un primo bilancio diffuso dalla prefettura dell’Alta Savoia, una persona è morta a causa del crollo del blocco di ghiaccio.

Altri quattro alpinisti sono rimasti feriti, uno dei quali sarebbe in gravi condizioni: sono stati trasportati negli ospedali di Sallanches e Annecy.

Secondo quanto emerso c’erano diverse cordate di alpinisti in azione nella zona, vicina al confine con la Valle d’Aosta, 15 le persone coinvolte dal crollo.

Non ci sarebbero italiani tra gli alpinisti coinvolti: secondo quanto riportano i media locali sarebbero di nazionalità francese, svizzera e spagnola.

Due alpinisti dispersi

Secondo quanto riferito dall’Ansa, ci sarebbero anche due dispersi.

Si tratterebbe di due alpinisti stranieri, tedeschi in base alle prime informazioni raccolte.

I gendarmi-soccorritori del Pghm di Chamonix non sarebbero certi al momento che i due – che non hanno più dato loro notizie – siano stati effettivamente coinvolti dal crollo.

Il rumore dopo il distacco

Paolo Comune, direttore del Soccorso alpino valdostano, poco prima dell’incidente si stava allenando insieme a due finanzieri del Sagf.

Era fuori servizio e all’Ansa ha raccontato di essere passato proprio dal luogo della tragedia: “Eravamo appena passati. Era buio, abbiamo solo sentito il rumore. Uno schiocco, e poi lo scivolamento di neve, di materiale, verso valle. Erano circa le 2:30, abbiamo subito chiamato il Peloton de gendarmerie de haute montagne di Chamonix per segnalare il crollo e dare la nostra disponibilità a tornare indietro per aiutare. Ci hanno detto di proseguire e che stavano per arrivare loro in elicottero, dato che avevano già avuto segnalazioni: se necessario, ci avrebbero richiamati”.

Al momento del crollo, ha aggiunto Comune, “eravamo ancora in parete sul Mont Blanc du Tacul. La traccia in quel punto va verso destra ed eravamo fuori dalla traiettoria del seracco”.

Cos’è un seracco

Un seracco è un blocco di ghiaccio di grandi dimensioni, solitamente a forma di torre o pinnacolo, che si forma in seguito all’apertura di crepacci in un ghiacciaio.

I seracchi possono essere di dimensioni variabili, da pochi metri a centinaia di metri nei ghiacciai più grandi.

Se prevedere una valanga è difficile per i seracchi è praticamente impossibile, perché il crollo di questi blocchi di ghiaccio non dipende dalle condizioni meteorologiche ma dai meccanismi che regolano il movimento del ghiacciaio.

Un seracco può crollare in qualsiasi momento, anche in piena notte (come in questo caso) e con temperature rigide.

Fonte foto: iStock

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963