Modello 730 sostituito da un questionario semplificato per la dichiarazione dei redditi, cosa cambia adesso
Il Modello 730 lascia il posto a un questionario semplificato. I primi a utilizzarlo saranno pensionati e dipendenti. Per tutto il 2024 si potrà scegliere quale sistema utilizzare
Il Modello 730 precompilato, per come lo conosciamo, sparirà dall’esperienza degli italiani e lascerà il posto a un questionario semplificato. Fare la dichiarazione dei redditi prevederà una procedura più snella e intuitiva, come ha annunciato Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate.
- Dal Modello 730 a un questionario
- Vecchio e nuovo sistema per tutto il 2024
- Il direttore dell'Agenzia delle Entrate sul nuovo questionario
Dal Modello 730 a un questionario
Il nuovo modulo per la dichiarazione dei redditi sarà meno complesso e sarà basato su informazioni già in possesso del Fisco.
I contribuenti non dovranno far altro che confermare o meno numeri e dati. E in caso qualcosa non dovesse corrispondere, il modello fiscale potrà agevolmente essere modificato secondo una procedura guidata.
I dati già inseriti dall’Agenzia delle Entrate, e che verranno confermati dai contribuenti, non saranno più oggetto di accertamenti, così come avviene oggi.
La massiccia semplificazione, sia per gli utenti che per i funzionari dell’Agenzia, è il frutto del decreto dell’8 gennaio 2024 “Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari”.
Vecchio e nuovo sistema per tutto il 2024
La rivoluzione arriverà dopo maggio 2024 e riguarderà lavoratori dipendenti e pensionati. Escluse dunque le partite Iva. In questo primo step, al nuovo questionario fiscale non avranno accesso Caf, ragionieri e commercialisti.
Da sinistra: il sottosegretario all’Economia Maurizio Leo, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini.
Ma trattandosi di una piccola grande rivoluzione, per tutto il 2024 il vecchio sistema continuerà a coesistere con il nuovo e i contribuenti potranno scegliere quale utilizzare.
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate sul nuovo questionario
“Il contribuente potrà verificare ed eventualmente integrare, le informazioni in dettaglio proposte dall’Agenzia nell’applicativo web dedicato alla dichiarazione precompilata, con un percorso guidato, che non richiede l’individuazione dei campi del modello dichiarativo, e con un linguaggio semplificato“, si legge su un documento firmato dal direttore Ruffini.
Successivamente, “i dati così confermati o modificati saranno riportati in maniera automatica nei campi corrispondenti della dichiarazione, senza la necessità per il contribuente di consultare le istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi e, quindi, di conoscere le “caselle” da valorizzare o i codici da indicare nei singoli righi del modello dichiarativo”.
E se qualche dato dovesse mancare o non combaciare, “il contribuente sarà informato dei motivi del mancato utilizzo e sarà assistito tramite un percorso guidato”.