Cosa sono le MMA, lo sport dei fratelli arrestati nel caso Willy
Cosa sono le MMA, Mixed Martial Arts, e perché se ne sta discutendo in Italia dopo il caso della morte di Willy Monteiro Duarte
Dopo la morte di Willy Monteiro Duarte, dopo un pestaggio durato 20 minuti, in Italia si è riacceso il dibattito sulle MMA, la disciplina sportiva dei due fratelli arrestati in seguito al decesso del 21enne a Colleferro. Di cosa si tratta? E perché qualcuno vuole bandirla?
Cosa sono le MMA: Mixed Martial Arts
L’acronimo MMA sta per “Mixed Martial Arts“, in italiano “Arti Marziali Miste“. Questo sport da combattimento, infatti, riunisce al suo interno tecniche sportive provenienti da diverse arti marziali (dal Judo alla Muai Thai) e diversi sport da combattimento (dalla Boxe alla Lotta Libera, passando per la Kickboxing).
La principale federazione di MMA è la UFC (Ultimate Fighting Championship), che attualmente vede nel suo parco atleti anche alcuni lottatori italiani, come il romano Alessio Di Chirico e il trentino Marvin Vettori.
Caso Willy Monteiro: bufera social sulle MMA
Il dibattito online sulle MMA si è acceso dopo un tweet di Massimo Giannini, che, commentando il caso di Willy Monteiro Duarte, ha scritto: “Ciao Willy, ragazzo coraggioso e generoso. Ma ora, puniti i due esaltati energumeni che lo hanno massacrato, vogliamo bandire certe discipline ‘marziali’ e chiudere le relative palestre?“.
Tra i vari commenti al post di Massimo Giannini, c’è anche quello del cantante Emis Killa: “Ma che c’entrano ora le discipline marziali? I veri fighter sono persone disciplinate, atleti tanto quanto lo sono i calciatori, i piloti e via dicendo. Non confondiamo gli esaltati che le usano come prolunga del c***o con tutti i bravi ragazzi che le praticano per sport”.
Anche Alex Dandi, commentatore delle MMA su ‘Dazn’ e manager di MMA, ha replicato a Massimo Giannini: “Direttore la stimo tantissimo ma sta prendendo un abbaglio enorme. Non confonda dei semplici delinquenti con i praticanti di MMA. Le MMA sono largamente rappresentate da sportivi veri, campioni ex olimpionici, rappresentanti LGBT, filantropi e volontari. La invito a documentarsi”.
MMA: la difesa di Alessio Sakara
Anche Alessio Sakara, atleta ex UFC ora nel roster della federazione statunitense di MMA Bellator, visto anche in televisione nei panni di conduttore, è intervenuto nel dibattito.
All”Adnkronos’ Sakara ha detto: “In questa terribile storia c’è stato un solo vero guerriero, Willy, non certo quei quattro che si sono accaniti su una sola persona. Sono mele marce che non hanno niente a che vedere non solo con le MMA ma con lo sport in generale, vanno stracacciati da qualunque attività sportiva. Ora chi dovrebbe metterci la faccia è il loro allenatore, è lui che dovrebbe chiedere scusa perché è lui che lascia in giro questa gente. Se dobbiamo parlare di MMA, si prenda le responsabilità chi ha insegnato loro questo sport”.
E ancora: “Se vengo a sapere che un mio allievo ha litigato in discoteca o si è messo in qualche brutto guaio, lo caccio subito senza passare per il via, senza aspettare le scuse non esiste proprio. Anche 5 contro 1 è una cosa disumana, lo ripeto spesso anche nelle scuole parlando di bullismo. Purtroppo, come sempre quando uno fa un determinato sport, vogliono trovare il capro espiatorio. Succede purtroppo anche che carabinieri, poliziotti o militari si macchino di crimini terribili, non vuol dire però che siano tutte brutte persone. Il nostro sport è tutto il contrario rispetto a quanto accaduto. E sono sempre di più i campioni a fare del bene, a rappresentare l’Italia nel mondo, a guadagnarsi il rispetto di tutti”.