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Minacce no vax a Draghi, Biden e Bill Gates: individuato un canale Telegram. La scoperta della Polizia

La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha rilevato nuove minacce no vax sul web nei confronti del Presidente del Consiglio Mario Draghi e non solo

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La Polizia Postale e delle Comunicazioni, su delega del Procuratore della Repubblica, nell’ambito del monitoraggio informativo del web connessa all’attuale mobilitazione contro le misure adottate dal Governo per il contenimento della pandemia da Covid-19, ha rilevato la pubblicazione di numerosi messaggi d’odio, ispirati da teorie complottiste no vax.

Minacce a Draghi, Biden e Bill Gates: individuato canale Telegram

I poliziotti, come riporta l’agenzia ‘Agi’, hanno in particolare individuato un canale Telegram, caratterizzato dalla presenza di numerosi messaggi connotati da ideologie antisemite, da teorie complottiste contrarie ai vaccini, dall’incitamento alla violenza nel corso di manifestazioni pubbliche e da gravi minacce nei confronti di varie cariche istituzionali, tra cui il Presidente del Consiglio Mario Draghi, il Presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden e il fondatore della società Microsoft Bill Gates.

Minacce no vax: perquisito l’amministratore del canale Telegram

L’amministratore del canale Telegram, originario della provincia di Napoli, ma domiciliato ormai da tempo in Germania per motivi professionali, è stato controllato all’ingresso in Italia all’Aeroporto di Napoli Capodichino, dove era in transito per partecipare alla manifestazione no vax che si sarebbe svolta a Roma il 15 gennaio 2022.

L’uomo è stato sottoposto a perquisizione personale eseguita, su delega del Pubblico Ministero, dal Compartimento Polizia Postale e dalla DIGOS di Napoli.

Minacce a Draghi: i precedenti

Non è la prima volta che il Presidente del Consiglio Mario Draghi subisce delle minacce: lo scorso dicembre, per esempio, il premier era stato preso di mira da una schiera di no vax, che, all’interno di un gruppo creato su Telegram, avrebbero diffuso i suoi dati personali, incluso l’indirizzo della sua abitazione. In quell’occasione i no vax si sarebbero dati appuntamento sotto casa del premier “ogni sera alle 21”.

Già a settembre, inoltre, erano scattate alcune perquisizioni, effettuate a carico di alcune persone residenti in varie località d’Italia, che avrebbero ricoperto un ruolo significativo nella campagna d’odio veicolata sul web, anche attraverso insulti e minacce, all’indirizzo del Presidente del Consiglio, in seguito alle misure adottate per il contenimento della pandemia da Covid-19.

In quell’occasione, durante le indagini era emersa anche l’esistenza di ‘falsi profili‘ intestati allo stesso premier Mario Draghi.

Fonte foto: ANSA
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