Milo Infante a processo per il caso Denise Pipitone, è accusato di diffamazione: la reazione del conduttore
Milo Infante a processo. Secondo l'accusa, ha diffamato i pm a capo dell'inchiesta del caso di scomparsa di Denise Pipitone
Il giornalista Milo Infante è finito a processo per il caso Denise Pipitone. Per lui l’accusa è di diffamazione ai danni dei pm responsabili dell’inchiesta. “Sarà sfida per ribadire l’importanza della libertà di stampa“, ha commentato.
L’accusa di ossessione per il caso Pipitone
Milo Infante, conduttore del programma “Ore14” su Rai 2, è noto per il suo attaccamento alla vicenda di Denise Pipitone, la bambina scomparsa nel 2004.
È stato spesso accusato di essere ossessionato dal caso di scomparsa, ma per il giornalista si tratta di una “missione di giustizia”.
“Qualcuno dice che sono ossessionato da quel caso, ma per me è un dovere arrivare alla verità e fare qualcosa per avere giustizia,” ha dichiarato Infante nell’ultima intervista rilasciata.
L’accusa di diffamazione
Il giornalista rischia però una condanna per diffamazione. Infatti questo verrà processato davanti al Tribunale di Caltanissetta con l’accusa di avere diffamato i pm della Procura di Marsala, responsabili dell’inchiesta sul sequestro di Denise Pipitone.
Ne ha dato notizia in un’intervista e ha spiegato: “Il pm ha chiesto l’archiviazione, ma il Gip ha disposto l’imputazione coatta”. Ha chiuso dicendo che andrà davanti al tribunale per promuovere la libertà di stampa.
La posizione di Milo Infante
Infante ha sempre sostenuto di non aver diffamato i magistrati di Marsala, ma di aver criticato le indagini sul caso Denise Pipitone. “Sono sereno e tranquillo di non aver detto niente di diffamatorio. Se la diffamazione consiste nel criticare delle indagini aperte e chiuse a tempo di record, allora sono colpevole – ha continuato nell’intervista, spiegando la sua posizione – Le indagini sono state fatte male nel corso degli anni. Gli errori più gravi sono stati commessi nelle prime due settimane… Ribadisco di non avere mai fatto una critica ai magistrati di Marsala,” ha concluso Infante.
Nonostante il processo, Infante rimane fermo nelle sue convinzioni. Il suo obiettivo, dice, è dare voce alle vittime e ai loro familiari, cercando di ottenere giustizia.