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Milazzo, aveva una barca a vela ma percepiva il reddito di cittadinanza: scoperto dalla guardia di finanza

La guardia di finanza ha scoperto un italiano che percepiva il reddito di cittadinanza nonostante fosse proprietario di una barca a vela

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Percepiva il reddito di cittadinanza nonostante fosse proprietario di una barca a vela. L’uomo è stato scoperto dalla guardia di finanza di Milazzo (Messina) e segnalato alla Procura e all’Inps. In poco meno di due anni aveva ricevuto indebitamente circa 15 mila euro.

Le indagini della guardia di finanza

La normativa sul reddito di cittadinanza prevede che chi intende avvalersi del beneficio non debba essere intestatario o avere nella disponibilità a qualunque titolo navi e imbarcazioni da diporto.

A scoprire la truffa sono state le Fiamme Gialle della Sezione operativa navale di Milazzo nel corso delle attività di controllo economico del litorale messinese. I finanzieri sono risaliti all’uomo, un cittadino italiano, grazie al controllo incrociato con le banche dati e alle acquisizioni di documenti presso gli operatori economici presenti sul territorio.

La barca immatricolata all’estero

I finanzieri hanno così scoperto che per eludere il fisco e ottenere il reddito di cittadinanza il proprietario aveva immatricolato l’imbarcazione all’estero, in Belgio.

E aveva omesso di indicare la proprietà della barca nella dichiarazione dei redditi fra gli investimenti patrimoniali e le attività finanziarie detenute all’estero, riuscendo così ad intascare indebitamente il sussidio statale.

Ha intascato circa 15 mila euro

Le Fiamme Gialle hanno segnalato il proprietario dell’imbarcazione alla Procura e all’Inps per l’interruzione dell’erogazione del sussidio e per l’avvio delle procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite.

Secondo le stime, in poco meno di due anni l’uomo avrebbe intascato indebitamente oltre 15 mila euro.

Fonte foto: 123RF

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