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Milano, giù dall'ottavo piano con la figlia: messaggio di addio

Il gesto della donna sarebbe volontario: giallo su un post Instagram e un bigliettino ritrovato

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La donna di 43 anni che ieri è precipitata dall’ottavo piano con la figlia di due anni in pieno centro a Milano si sarebbe gettata volontariamente. La donna è morta mentre la bimba è stata ricoverata in ospedale in gravissime condizioni. Sui social network, infatti, spunta un messaggio di addio ed è giallo su un bigliettino trovato nella sua tasca.

Seguita dai servizi sociali, come riporta il Corriere della Sera, alla donna avevano già tolto due figlie e in passato avrebbe avuto problemi di tossicodipendenza. La donna temeva che anche la bimba di 2 anni venisse affidata ad altri e avrebbe lasciato un messaggio d’addio su Instagram, mentre in borsa aveva un altro foglio.

Il documento trovato nella borsa della 43enne sarebbe una convocazione dal Tribunale per i minorenni per un’udienza del 26 settembre, giovedì prossimo. L’ultima perizia della donna diceva: “Gravi disturbi di personalità, narcisista e immatura, ma no disturbo psichiatrico”.

Negli atti viene accusata di avere relazioni ambigue, di uscire dalla comunità di recupero per andare al mare o nei locali, di lasciare la bambina da sola, di aver falsificato un certificato medico per non far vedere la figlia al papà, che avrebbe diritto a stare con lei 4 ore a settimana. L’uomo ha intrapreso ad agosto un nuovo percorso legale per dimostrare la pericolosità della donna per la bambina.

Alle 10 di ieri mattina la donna avrebbe mandato un sms al suo avvocato, Federico Balconi: “Ho scritto una piccola memoria in cui smentisco punto per punto i testimoni. Ci vediamo alle 16, vero?”. Alle 15, invece, il tragico gesto.

La 43enne, che abitava in quella zona, potrebbe avere scelto quel palazzo per farla finita assieme alla bambina. Al suo arrivo davanti all’edificio signorile da cui è precipitata morendo sul colpo, si è rivolta alla portinaia chiedendo di un ufficio legale che si trova a piano terra, forse un pretesto per poter entrare. La 43enne infatti non si è diretta verso lo studio ma è salita all’ottavo piano da dove si è gettata nella tromba delle scale con la figlia.

Resta in prognosi riservata la piccola che ha riportato fratture al bacino, lesioni alla milza e contusioni polmonari. La polizia è al lavoro per ricostruire le dinamiche della morte, mentre è stato informato anche il pm di turno Maura Ripamonti.

Fonte foto: Ansa

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