Mick Jagger sui Maneskin spiazza tutti, il leader dei Rolling Stones: "Oggi la più grande rockband al mondo"
Intervistato in vista dell’uscita del nuovo lp dei Rolling Stones, Mick Jagger ha parlato anche dei Maneskin: “Oggi la più grande rockband al mondo”
Dopo 18 anni di attesa esce il nuovo album dei Rolling Stones, che per Mick Jagger non è altro che un punto di partenza per un nuovo disco. Parlando del lavoro della band inglese però, il cantante si è anche lasciato andare ad un commento sui Maneskin, che per lui sono oggi “la più grande rockband al mondo”.
- Il nuovo album dei Rolling Stones
- La voglia di suonare e la morte di Charlie Watts
- Mick Jagger e i Maneskin
Il nuovo album dei Rolling Stones
L’uscita è stata fissata per venerdì 20 ottobre: dopo 18 anni dal precedente disco, A Bigger Bang, esce un nuovo album dei Rolling Stones, Hackney Diamonds, il trentunesimo in studio della band britannica capitanata da Mick Jagger.
E proprio il frontman degli Stones, che lo scorso 26 luglio ha festeggiato ottant’anni, ha parlato del lavoro della band e della voglia di continuare a suonare e a creare nuovo materiale che ancora li spinge a incontrarsi in studio.
“La mossa giusta è stata quella di non essere pigri” – ha detto Mick Jagger, come riportato dal Corriere – “Siamo addirittura a un buon punto di partenza per un altro disco: abbiamo registrato tanto materiale. Spero che l’anno prossimo lo pubblicheremo e torneremo on the road anche se dettagli, date e scaletta non sono ancora definiti”.
La voglia di suonare e la morte di Charlie Watts
Nonostante gli Stones non abbiano mai smesso di suonare dal vivo con la stessa energia di sempre, lo stesso Jagger ha ammesso che “se scrivi canzoni a un certo punto vuoi dimostrare che sei ancora creativo in quel campo. Perché essere una band non vuol dire solo andare in giro a suonare sempre le solite vecchie canzoni: ne vuoi di nuove”.
Affermazioni non da poco, soprattutto considerando che la morte di Charlie Watts, storico batterista dei Rolling Stones scomparso il 24 agosto 2021, avrebbe potuto minare la voglia e l’energia dell’intero gruppo. Al suo posto dietro la batteria è arrivato però Steve Jordan, primo batterista dei Blues Brothers e turnista con alcuni tra i più grandi artisti mondiali, come Neil Young e Bruce Springsteen.
“È stato molto difficile e credo lo sia stato anche per il pubblico che ci ha visti sempre con lui (Charlie Watts, ndr). Steve Jordan, poi, deve aver sentito una gran pressione” ha ammesso Jagger. Il cantante ha poi però chiarito che “dopo un po’, abbiamo sentito ancora la voglia di proseguire. Non volevamo mollare. Avremmo anche potuto farlo, ma c’era un tour ed eravamo tutti pronti. Charlie stesso avrebbe voluto che lo facessimo, era stato lui a suggerirci Steve come suo sostituto”.
Mick Jagger e i Maneskin
E proprio nel novembre di due anni fa, poco dopo la morte di Watts, i Rolling Stones avevano in programma un concerto all’Allegiant Stadium di Las Vegas, e decisero di chiamare i Maneskin come gruppo di apertura.
Una scelta che oggi Mick Jagger motiva definendo la band romana “la più grande rockband nel mondo”, un appellativo che stupisce anche lo stesso cantante inglese.
“È strano, no? – ha detto Jagger a proposito dei Maneskin – L’Italia ha una tradizione musicale fantastica, ma non è certo conosciuta per le rock band. Abbiamo fatto uno show con loro, hanno avuto una risposta meravigliosa dal pubblico e sono andati benissimo. Sono la band dei ventenni di oggi e tutti ci aspetteremmo che in quel posto ci sia un gruppo inglese o americano”.