Michele Misseri condannato per il delitto di Avetrana verso la scarcerazione: la reazione dei vicini di casa
Michele Misseri tornerà presto in libertà nella villetta di via Deledda, ad Avetrana, 14 anni dopo il delitto. Cosa ne pensano i vicini?
Michele Misseri sarà presto libero e altrettanto presto si chiuderebbe uno dei capitoli più importanti del delitto di Avetrana. Lo zio di Sarah Scazzi, uccisa nell’agosto 2010, tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, tornerà nella casa che per anni è stato il centro del circo mediatico nazionale, arrivando ad attirare visitatori curiosi di vedere con i propri occhi la porta del garage degli orrori. Per questo i vicini di casa temono il bis.
Quando tornerà libero Michele Misseri
Come detto in apertura, Michele Misseri tornerà libero entro i primi giorni di marzo 2024. Lo afferma il suo avvocato Luca La Tanza a ‘LaPresse’.
Il legale spiega che il suo assistito “tornerà a vivere in quella che era la villetta della famiglia ad Avetrana”, la stessa che nei giorni successivi alla scomparsa e poi alla scoperta del cadavere di Sarah Scazzi era diventa meta di un ossessivo pellegrinaggio da parte di visitatori comuni, attirati ad Avetrana dal bombardamento mediatico.
In tutti questi anni Michele Misseri ha scritto ripetutamente lettere alla moglie Cosima Serrano e alla figlia Sabrina Misseri, entrambe condannate alla pena dell’ergastolo. Le sue missive non hanno mai ottenuto risposta.
Oggi nella casa di via Deledda 22 le utenze sono staccate e da anni non ci passa anima viva. Per questo Michele Misseri “per un paio di giorni vuole e spera di essere lasciato in pace per rimettere a posto la villetta e riprendere contatto con la vita da uomo libero che deve riappropriarsi dei suoi tempi”, riferisce La Tanza al ‘Corriere della Sera’.
Il parere dei vicini
Da parte dei vicini non esistono rancori né giudizi, e in tutti questi anni il loro affetto verso il loro contiguo “zio Michele” non è cambiato.
Temono, piuttosto, che in via Deledda si riaccendano i riflettori mediatici. Un sentimento condiviso con il sindaco di Avetrana Antonio Iazzi, che si augura di “guardare avanti senza tornare a periodi particolari”.
Il delitto di Avetrana
Dal delitto di Avetrana sono passati quasi 14 anni. Era il 29 agosto 2010 quando Sarah Scazzi, appena 15 anni, scomparve nel tragitto che collegava la sua abitazione dalla casa degli zii, in via Deledda, dove la cugina Sabrina Misseri l’attendeva per trascorrere un pomeriggio al mare.
Il 9 ottobre 2010 Michele Misseri confessò il suo ruolo nella scomparsa della nipote: raccontò, Misseri, di averla uccisa strangolandola con una corda nel suo garage, di averla portata nell’aperta campagna di contrada Mosca, di aver abusato sessualmente del cadavere e di averlo occultato in un pozzo. Misseri fu arrestato.
Il 6 novembre 2010 Michele Misseri ritrattò e negò la violenza sessuale sul cadavere, attribuendo l’omicidio alla figlia Sabrina Misseri. Lui si sarebbe occupato, quindi, dell’occultamento del corpo su richiesta di Sabrina. Il 26 maggio 2011 fu arrestata Cosima Serrano, moglie di Michele Misseri e sorella di Concetta Serrano, madre di Sarah Scazzi. Entrambe furono accusate di concorso in omicidio.
Michele Misseri ritrattò più volte attribuendo a se stesso tutte le fasi e le responsabilità dell’omicidio, ma gli inquirenti non credettero alla nuova versione.