Michel Barnier nuovo premier della Francia, Macron: "Costruirà un governo di unità". Chi è e il suo partito
Emmanuel Macron ha nominato Michel Barnier nuovo premier della Francia: chi è, il suo partito e le reazioni della politica
Michel Barnier è il nuovo premier della Francia: la nomina arriva direttamente da Emmanuel Macron, che con il titolo conferito intende “instaurare un governo di unificazione al servizio del Paese e dei francesi”. 73 anni ed ex negoziatore Ue per la Brexit, Barnier raccoglie il testimone di Gabriel Attal dopo un trascorso da Ministro degli Esteri.
- La Francia ha un nuovo premier
- Chi è Michel Barnier e qual è il suo partito
- Le reazioni dalla politica francese
La Francia ha un nuovo premier
Il presidente della repubblica francese Emmanuel Macron ha nominato Michel Barnier nuovo premier del Paese. La nomina si è conclusa “dopo un giro di consultazioni senza precedenti”, comunica l’Eliseo, che promette che Barnier e il suo governo “rispetteranno le condizioni per essere il più stabile possibile e si darà la possibilità della coalizione più larga”.
Michel Barnier è il successore di Gabriel Attal, che l’8 luglio aveva presentato le proprie dimissioni con la promessa di restare in carica solamente per gli impegni in corso, tra cui le Olimpiadi 2024.
Come scrive Repubblica, con i suoi 73 anni Michel Barnier risulta essere il primo ministro più anziano della Quinta Repubblica. Emmanuel Macron lo ha scelto in un momento in cui l’Assemblea Nazionale è segnata dai contrasti tra le quattro potenze rappresentate dal Nuovo Fronte Popolare, i sostenitori di Macron, i Repubblicani del centrodestra e la coalizione di estrema destra sotto il nome del partito Rassemblement National.
Con la nomina di Barnier, Macron auspica a una politica più distensiva tra le forze politiche, ma soprattutto all’estensione del consenso da parte della popolazione.
Chi è Michel Barnier e qual è il suo partito
Nato a La Tronche nel 1951, Michel Barnier è in politica dal 1978, ovvero da quando è entrato a far parte dell’Assemblea Nazionale come deputato. Convinto conservatore, da sempre si definisce “patriota e europeo”. Più volte è stato ministro per i presidenti Jacques Chirac e Nicolas Sarkozy ricoprendo la carica dall’Ambiente agli Affari Europei, dagli Affari Interni all’Economia.
Attualmente, dopo aver militato nel Raggruppamento per la Repubblica e nell’Unione per il Movimento Popolare, fa parte del partito dei Repubblicani.
Le reazioni dalla politica francese
La nomina di Barnier ha diviso la politica dell’Eliseo. Secondo Jean-Luc Mélenchon del partito radicale La France Insoumise, “l’elezione è stata rubata” in quanto il nuovo premier “non viene dal Nuovo Fronte Popolare che ha vinto le elezioni, ma da un partito che ha preso meno voti di tutti” e per questo sarebbe “in corso una negazione della democrazia“.
Diversamente, Marine Le Pen auspica che “il nuovo capo del governo rispetti gli 11 milioni di francesi che hanno votato per il Rassemblement National“, ma un’altra voce di dissenso arriva dal Partito Socialista Francese nella persona di Olivie Faure, che su X ha scritto che Barnier è “un premier del partito che è arrivato quarto e non ha nemmeno partecipato al fronte repubblicano. Entriamo in una crisi del regime”.