Memoriale del Ponte Morandi inaugurato a Genova, polemica dei parenti delle vittime contro le istituzioni
Il portavoce dei parenti delle vittime del Morandi: “Avremmo voluto una presenza più marcata”. Il memoriale inaugurato a Campi, sotto il nuovo ponte
Il memoriale per le vittime del crollo del Ponte Morandi è stato inaugurato a Genova. A tagliare il nastro è stato Cesare Cerulli, figlio di uno dei 43 morti del disastro del 2018. Progettato dall’architetto Boeri, il memoriale si trova a Campi, sotto il nuovo ponte. Egle Possetti, portavoce dei parenti delle vittime, non ha nascosto la delusione per l’assenza di alcuni rappresentanti delle istituzioni.
- Le parole della portavoce dei parenti delle vittime
- Come è stato realizzato il memoriale del Ponte Morandi
- Possetti: “Il memoriale sia un antidoto all’oblio”
Le parole della portavoce dei parenti delle vittime
“Avremmo voluto una presenza più marcata delle istituzioni centrali per questa giornata importante ma ringraziamo sentitamente tutti i presenti”, queste le parole di Possetti a margine dell’inaugurazione di oggi, domenica 15 dicembre, del memoriale del Ponte Morandi.
“Questo luogo è un esempio di lotta al dolore, alla morte, di resistenza, amore e orgoglio e serve per non permettere che venga mai scritta la parola fine, ma la parola continua. Per questo chiedo che a tagliare il nastro sia Cesare Cerulli, che è parte del futuro”, ha aggiunto nel discorso tenuto a Campi la portavoce dei parenti delle vittime.
Come è stato realizzato il memoriale del Ponte Morandi
I familiari delle persone rimaste coinvolte nel disastro che il 14 agosto del 2018 provocò 43 morti avranno a disposizione la Casa delle Famiglie, un luogo intimo e riservato, con un ingresso più piccolo. I visitatori, invece, entreranno nel memoriale da un ingresso più grande, dopo essere passati sotto una scritta che ricorda data e ora del crollo. Il memoriale del Ponte Morandi, costruito esattamente sotto il nuovo ponte, vicino l’ex pilone 9, è stato progettato dall’architetto Stefano Boeri.
Si tratta di un percorso a tappe che racconta la storia del ponte Morandi, dalla nascita al crollo. Il fulcro del memoriale è forse una stanza a forma di cilindro illuminata da 43 fasci di luce (il numero dei morti) sulle cui pareti vengono proiettate le immagini del crollo e si sente il boato del disastro.
Nella stessa stanza verranno poi collocate parte delle macerie del ponte Morandi. L’architetto Boeri ha definito il memoriale “un luogo di resistenza all’incuria e alla amnesia”. Il processo sulle responsabilità del crollo è iniziato nel 2022 e vede coinvolte 58 persone.
Possetti: “Il memoriale sia un antidoto all’oblio”
All’inaugurazione del memoriale per il Ponte Morandi erano presenti il presidente della Liguria Marco Bucci (sindaco di Genova negli anni del crollo e della ricostruzione) e il sindaco facente funzioni del capoluogo ligure Marco Piciocchi, oltre alla portavoce dei parenti delle vittime Egle Possetti e all’architetto Stefano Boeri.
Per il governo era presente il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi. Da qui, forse, la polemica sollevata da Possetti, che comunque ha incentrato quasi tutto il suo discorso sull’importanza del memoriale, spiegando che “per noi è un grande giorno, colmo di emozione e stanchezza” e si è augurato che il memoriale sia “un antidoto all’oblio”.
“Oggi è un punto di partenza, non di arrivo. Questo memoriale diventa un pezzo di città e d’Italia e sarà un luogo di dolore, ricordo e speranza. Il dolore dei parenti delle vittime e di chi ha sofferto in quei giorni. Dolore perché queste cose non devono succedere”, ha detto il presidente della Liguria Marco Bucci.