Maxi attacco con droni dell'Ucraina a Lipeck in Russia: incendio nell'aeroporto militare
Lipeck, attacco ucraino in territorio russo: maxi offensiva con uno sciame di droni, incendio in un aeroporto militare
L’Ucraina procede con l’offensiva contro la Russia nella regione di Kursk e in quella regione di Lipeck, nel sud-ovest del territorio governato da Putin. Nelle scorse ore Kiev ha sferrato un attacco massiccio con dei droni.
Lipeck, offensiva Ucraina in territorio russo
Le autorità russe hanno dichiarato lo stato di emergenza nella regione di Lipeck, a causa delle esplosioni provocate da un maxi attacco di droni ucraini su un aeroporto militare vicino alla città.
Nello scalpo è poi scoppiato un incendio come riferito dal ministero delle Emergenze nella regione sul proprio sito. Le autorità parlano di una “situazione difficile” e che sono state richieste “risorse aggiuntive”.
Quattro villaggi della zona sono stati evacuati, ha scritto su Telegram il governatore di Lipeck, Igor Artamonov. Il trasporto pubblico è sospeso e sono state segnalate interruzioni di corrente.
Circa una decina di persone sono rimaste ferite, secondo Artamonov. La base aerea militare si trova a circa 280 chilometri dal confine ucraino. Avvisi di raid aerei sono stati emessi anche nelle zone limitrofe di Kursk, Bryansk, Belgorod e Voronezh.
Le autorità russe hanno riferito che sono stati intercettati almeno 75 droni.
In azione gli F-16
Inoltre si registrano quattro persone decedute a Kursk. I primi F-16 forniti dalla Nato all’Ucraina hanno sorvolato la regione meridionale di Kherson occupata dai russi.
Secondo alcuni video pubblicati sui social da blogger e giornalisti, una colonna russa sarebbe stata distrutta ieri sera da un attacco ucraino sulla città russa di Rylsk nell’Oblast di Kursk. Si tratterebbe di un attacco con lanciarazzi HIMARS.
Le parole del ministro Crosetto
“Nessun Paese deve invadere un altro Paese, è un “un principio generale, valido non solo per la guerra in Ucraina”. L’obiettivo deve essere quello di “cessare il fuoco e ripristinare le regole del diritto internazionale”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenendo a “Radio Anch’io”, su Rai Radio Uno.
“Se il conflitto si sposta in territorio russo, è possibile un ulteriore peggioramento della Russia sul fronte ucraino – ha aggiunto il ministro – La posizione europea ha una sua legittimità, ma se vogliamo arrivare alla pace non possiamo incentivare passi ulteriori di guerra”.