Matteo Salvini approda su Parler. Cos'è e perché se ne parla
Anche Matteo Salvini si è iscritto su Parler, il social network caro ai trumpiani. Ma il sito rischia di sparire per sempre
Il leader della Lega Matteo Salvini, la cui presenza sui social network è ormai pienamente integrata nella sua strategia comunicativa, è approdato anche su Parler. Il suo primo post recita, come dimostrano gli screenshot del Corriere della Sera e Repubblica: “Amici, da oggi anche su Parler! Happy to be on Parler, love from Italy”.
Cos’è Parler e perché ha subito un boom di iscrizioni
Ma che cos’è Parler? Negli ultimi giorni il social network è divenuto molto noto dopo il ban di Twitter e Facebook nei confronti del presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump e i fatti accaduti al Congresso.
Si tratta di un social network su cui i sostenitori di Trump si sentono liberi di esprimere le proprie opinioni e posizioni, considerate troppo estremiste dagli altri social.
Fondato nel 2018 dal 27enne John Matze, il social network ospita diverse discussioni di matrice di estrema destra, comprese le teorie di QAnon care ai trumpiani secondo le quali esisterebbe una presunta organizzazione, affiliata a reti pedofili, che punterebbe a danneggiare il tycoon. Queste teorie non sono mai state dimostrate, ma trovano terreno fertile tra i seguaci di Trump.
Perché Parler rischia la cancellazione dal web
A proposito di Parler, i colossi Google, Apple e Amazon hanno rimosso l’app dai propri server: ora il social rischia di sparire e in effetti, al momento in cui scriviamo, il sito risulta irraggiungibile. Amazon, giustificando ai proprietari dell’app la propria decisione, ha spiegato di aver trovato 98 post che incoraggiano alla violenza e sono quindi contro gli standard imposti dall’azienda.
Entro domenica sera, Parler dovrà trovare un nuovo server di web hosting o sarà cancellato totalmente.