Matteo Messina Denaro, indagata l'ex amante per favoreggiamento: i carabinieri perquisiscono la casa
L'ex amante di Matteo Messina Denaro è indagata per favoreggiamento, perquisita la sua abitazione: nel 2000 era già stata condannata
Altre novità dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro. L’ex amante Maria Mesi sarebbe di nuovo indagata insieme a suo fratello, Francesco Mesi. L’accusa è di aver favorito la latitanza del boss di Cosa Nostra. Per questo motivo i carabinieri del Ros hanno perquisito le loro abitazioni.
- Matteo Messina Denaro, indagata l'ex amante
- La prima condanna nel 2000
- Le prime indagini su Maria Mesi nel 1996
Matteo Messina Denaro, indagata l’ex amante
Come riporta ‘Ansa’, Maria Mesi e suo fratello Francesco sarebbero di nuovo indagati per aver favorito la latitanza di Matteo Messina Denaro, il boss arrestato il 16 gennaio 2023.
Nelle ultime ore i carabinieri del Ros hanno perquisito le loro abitazioni ad Aspra (Palermo) dove avrebbero sequestrato i cellulari e i PC, e i controlli si sarebbero estesi sui locali dell’attività di torrefazione della famiglia.
Maria, ricordiamo, sarebbe stata un’amante di Messina Denaro. La stessa nei giorni scorsi si è presentata presso i carabinieri sostenendo di aver frequentato “l’uomo visto in televisione”, riferendosi proprio al super latitante di Cosa Nostra.
Maria ha anche affermato di essere all’oscuro della vera identità di Matteo Messina Denaro fino al suo arresto, quando il volto del boss è stato trasmesso su tutte le testate nazionali e dai telegiornali.
La prima condanna nel 2000
In questa notizia ricorre l’avverbio “nuovamente” in quanto Maria Mesi e suo fratello Francesco erano già stati indagati nel 2000 per lo stesso reato, ovvero il favoreggiamento per la latitanza del boss.
Come ricorda ‘Ansa’, Maria Mesi fu arrestato il 14 gennaio 2000 insieme ad altre due persone, queste ultime con l’accusa di essere intestatarie del contratto di locazione di un’abitazione in cui Messina Denaro si era nascosto ad Aspra.
Maria Mesi ricevette una condanna in primo e secondo grado per favoreggiamento alla mafia, ma la Cassazione annullò l’aggravante escludendo l’agevolazione alla mafia per via del presunto rapporto sentimentale tra la donna e il boss.
Il fratello Francesco, invece, patteggiò la pena.
Le prime indagini su Maria Mesi nel 1996
Come ricostruisce ‘Il Fatto Quotidiano’, Matteo Messina Denaro si sarebbe nascosto nell’appartamento di Aspra nel 1997, la stessa abitazione presso la quale si sono presentati i carabinieri oggi, lunedì 30 gennaio.
Nella via di quel covo, l’unico del boss che sarebbe mai stato scoperto, la Mesi era stata spesso vista transitare per poi scomparire tra gli stabili. La donna fu pedinata e fu installata una videocamera, ma improvvisamente il viavai si interruppe. Quando i poliziotti fecero irruzione nell’appartamento, trovarono oggetti che facevano intendere che qualcuno avesse lasciato l’abitazione in tutta fretta.