Matteo Bassetti contro Beata Halassy, attacco alla virologa che si cura il tumore con l'autosperimentazione
L’infettivologo Matteo Bassetti ha attaccato la virologa Beata Halassy, che ha ammesso di essersi curata un tumore con l'autosperimentazione
Dopo che la notizia della guarigione di Beata Halassy da un tumore grazie all’autosperimentazione con la viroterapia oncolitica è diventata di dominio pubblico, si è aperto un dibattito medico al quale ha partecipato anche l’infettivologo Matteo Bassetti, attaccando la virologa: “È l’esatto contrario della medicina”.
Il post di Matteo Bassetti
Anche l’infettivologo Matteo Bassetti è intervenuto nel dibattito scientifico che è nato dalla diffusione della notizia riguardante Beata Halassy, la virologa che si è curata da un tumore grazie all’autosperimentazione con la viroterapia oncolitica.
Bassetti ha affidato a un post pubblicato sul suo profilo X il suo pensiero sull’argomento: “La virologa Beata Halassy ha trattato con successo il proprio cancro al seno iniettando nel tumore virus su cui stava lavorando in laboratorio. Si tratta di un caso di auto-sperimentazione che ha sollevato forti dubbi dal punto di vista etico”.
Bassetti ha poi spiegato le modalità utilizzate dalla virologa, che ha sfruttato “due virus in successione: prima un virus del morbillo, poi un virus della stomatite vescicolare (VSV), patogeni in grado di infettare il tipo di cellula da cui è nato il suo tumore e già utilizzati in studi sulla viroterapia oncolitica”.
Matteo Bassetti contro Beata Halassy
“Halassy ha portato avanti la terapia per due mesi sotto il monitoraggio di un team di oncologi – spiega ancora Bassetti – Durante il trattamento il tumore si è ridotto di dimensioni facilitandone la rimozione chirurgica. Il tutto, in assenza di significativi effetti collaterali”.
L’infettivologo ha voluto comunque ricordare che la vicenda “ha aperto un importante dibattito”, dato che storicamente “ci sono stati medici e scienziati che hanno praticato l’autosperimentazione”.
Ciò nonostante, chiarisce il medico, “l’autosperimentazione è oggi il trionfo dell’aneddotica ovvero l’esatto contrario della medicina dell’evidenza”.
Le conclusioni di Matteo Bassetti
Matteo Bassetti ha ricordato che per decenni questo tipo di pratica medica utilizzata da Beata Halassy è stata giustificata “con l’imperativo di ‘non fare mai agli altri quello che non faresti a te’. Ma era quasi sempre una scusa. La verità è che molti autoesperimenti sono stati fatti per comodità”.
Il divulgatore scientifico e professore di Malattie Infettiva ha poi ricordato che negli ultimi anni “c’è stata una rivoluzione in medicina. Si è cominciato a fare statistica, ad applicare metodi, sono arrivati i dati e i computer ma soprattutto è cambiata la mentalità, che è oggi più etica e meno spregiudicata”.
“È anche per questo che credo l’epoca degli auto-esperimenti dovrebbe già essere finita” conclude poi il professore, mettendo il suo personale punto alla vicenda.