Matrimonio salta per Covid a 36 ore dalla cerimonia: scoppia un putiferio nel Ferrarese, la sposa chiede danni

Brutta disavventura per una coppia di sposi che si è vista annullare il matrimonio a 36 ore dalla cerimonia, poiché la madre di lei è risultata positiva al Sars-CoV-2 e di conseguenza i suoi contatti sono stati costretti all’isolamento. L’episodio è accaduto a Ferrara circa un mese fa, quindi prima che entrassero in vigore le nuove regole per la quarantena.

Matrimonio salta per Covid a 36 ore dalla cerimonia nel Ferrarese

La vicenda è stata raccontata da La Nuova Ferrara. I protagonisti sono la coppia di promessi sposi e la mamma di lei, una donna di 70 anni che pochi giorni prima delle nozze ha accusato alcuni dolori addominali. Su consiglio del medico di base la donna si è recata in ospedale, dove è stata sottoposta a tampone antigenico, per poi essere dimessa con alcune prescrizioni.

Il giorno dopo le dimissioni però i sintomi della donna non si sono attenuati, e così madre e figlia si sono di nuove recate in ospedale. In quel momento è stata comunicata la positività al tampone effettuato il giorno prima, con grande stupore delle due.

L’infermiera ha quindi chiesto se la donna non avesse ricevuto un sms che riferiva l’esito del tampone; sms effettivamente ricevuto, ma contenente soltanto un codice attraverso il quale risalire ai risultati. La donna è stata quindi subito ricoverata, mentre le nozze della coppia sono state annullate.

Matrimonio salta per Covid a 36 ore dalla cerimonia, la sposa chiede i danni

Per tale ragione, la figlia della donna si è rivolta a un avvocato per chiedere danni morali e materiali per il matrimonio annullato.

All’Ansa, l’avvocato Denis Lovison ha spiegato che il mancato riconoscimento dei sintomi prima delle dimissioni della donna potrebbe aver costituito un grave rischio per la sua salute, sottolineando che al momento della vicenda il sistema di tracciamento non era ancora stato mandato in tilt dai milioni di tamponi effettuati negli ultimi giorni.