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Matrimonio di Alessandro Cecchi Paone e Simone Antolini a Napoli celebrato dal sindaco al Maschio Angioino

A Napoli l'unione civile di Alessandro Cecchi Paone e Simone Antolini, a celebrare la cerimonia il sindaco Manfredi

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Alessandro Cecchi Paone e Simone Antolini si sono sposati. Il matrimonio, l’unione civile della coppia è stata celebrata a Napoli al castello del Maschio Angioino, con il sindaco Gaetano Manfredi in veste di officiante della cerimonia, affollata da fotografi, telecamere, amici e parenti.

Matrimonio di Alessandro Cecchi Paone e Simone Antolini

Oggi venerdì 22 dicembre è il giorno del matrimonio di Alessandro Cecchi Paone e Simone Antolini. La cerimonia di unione civile è stata celebrata dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi nella sala della Loggia del Castello del Maschio Angioino.

Look in toni di blu per entrambi, a fare da testimoni c’erano l’ex moglie di Cecchi Paone, Cristina Navarro, e la cugina di Antolini, Ilenia, mentre Melissa, la figlia di 5 anni del 23enne, ha fatto da damigella.

 Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi con i due sposi

Gli invitati

Tra gli invitati all’unione civile c’erano Elenoire Ferruzzi, ex concorrente del Grande Fratello vip, le sorelle Pompadour, la contessa Daniela D’Aragone, Roberto Gobbi e Michel Altieri.

Assente invece Emma Bonino, inizialmente annunciata come testimone. La parlamentare ha chiamato la coppia poco prima della cerimonia e ha fatto loro gli auguri.

Un’unione nel segno dei diritti civili

“Perché sposarci a Napoli? Insegno da 25 anni al Suor Orsola, qui ho fatto le elementari, Simone ha iniziato a Napoli la sua vita adulta”, spiega Cecchi Paone ai giornalisti presenti.

“Non potevo non accettare l’invito di Manfredi tra l’altro arrivato durante il gay pride, Napoli è una città inclusiva che riconosce ogni tipo di amore e di famiglia e ha molto da insegnare a tutta un’Italia ancora un po’ retrograda”.

“Progetti insieme? Abbiamo già una figlia di 5 anni che con il matrimonio ho deciso di tutelare ulteriormente dal punto di legale e formale. Purtroppo – aggiunge – non posso adottarla, l’Italia è un fanalino di coda in questo senso”.

“Siamo qui per dire a tutti che bisogna arrivare al matrimonio egalitario e all’adozione per i gay e i single. Siamo un paese coltissimo ma che sul piano dei diritti civili se l’è dimenticato perché cultura e diritti civili vanno a braccetto. A Napoli succede, a Roma soprattutto al Governo ancora no”, conclude.

Fonte foto: ANSA

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