Martina Rossi, imputati condannati nell'appello bis: la sentenza

Martina Rossi stava sfuggendo a un tentativo di violenza sessuale quando è caduta dal balcone dell’hotel di Palma di Maiorca. Ha stabilito così la corte di appello di Firenze condannando a 3 anni ciascuno Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, imputati nel processo bis di secondo grado sul caso della morte della studentessa, il 3 agosto 2011. Lo riporta l’Ansa.

Come ricordato dal Corriere, si tratta del quarto giudizio sul caso della ventenne genovese: i due imputati sono stati condannati in primo grado, poi assolti in appello e infine, dopo una sentenza della Cassazione, tornati al processo di secondo grado a Firenze.

Atteso adesso il ricorso in Cassazione degli avvocati difensori Tiberio Baroni e Stefano Buricchi che, per cercare di ottenere l’assoluzione piena dei loro assistiti, hanno portato avanti la tesi del suicidio o della morte accidentale provocata da uno stato di presunta alterazione di Martina per l’assunzione di stupefacenti, ipotesi confutata però dall’autopsia eseguita dalle autorità spagnole.

“È un passaggio doloroso ma non finisce qua. Sicuramente impugneremo la sentenza per Cassazione, perché siamo convinti che sia errata come ritenevamo errata la condanna di primo grado” ha detto uno dei due legali, Stefano Buricchi, dopo la sentenza.

Vanneschi e Albertoni sono stati condannati per il reato di tentata violenza sessuale di gruppo dalla corte di appello di Firenze che ha accolto le richieste nella requisitoria del pg Luigi Bocciolini. Prescritto invece il reato di morte in conseguenza di altro reato

“Dicono che il sole vada ai belli ma oggi è andato anche ai giusti. Questa è la fine di un tentativo di fare del nuovo male a Martina. Ci hanno provato ma non ci sono riusciti. Il mio primo pensiero è andato a lei, ai suoi valori, a lei che non ha fatto niente e ha perso la vita” ha commentato così la sentenza Bruno Rossi, padre di Martina.