Marmolada, riconosciuta la quarta vittima. Montagna chiusa, ma alcuni escursionisti non rispettano i divieti

Prosegue al Palaghiaccio di Canazei il riconoscimento delle vittime della tragedia della Marmolada, il cui bilancio, ancora provvisorio, è di 7 morti, 5 dispersi (tutti di nazionalità italiana) e 8 feriti. Mentre il turismo sulla montagna va avanti: diversi escursionisti hanno imboccato i sentieri verso il ghiacciaio, nonostante l’0rdinanza che ha chiuso l’area per motivi di sicurezza.

Marmolada, identificata la quarta vittima: chi è

Nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 5 luglio, è stata ufficialmente riconosciuta la quarta delle sette vittime accertate del crollo del seracco del ghiacciaio della Marmolada. Si tratta di Liliana Bertoldi, 54 anni, di Levico (Trento): lavorava come ambulante con un furgone per la vendita di polli allo spiedo.

Intanto la Procura di Trento, al fine di identificare le altre vittime, ha conferito al Ris di Parma l’incarico dell’analisi del Dna sui resti dei corpi ritrovati.

Marmolada chiusa, turisti sui sentieri

Tra lunedì e martedì diversi escursionisti hanno provato a salire sulla Marmolada imboccando il percorso che conduce a Pian dei Fiacconi, nonostante quanto successo.

E nonostante l’area dove domenica si è verificato il crollo di una parte del ghiacciaio della Marmolada sia chiusa per motivi di sicurezza dopo l’ordinanza firmata dal sindaco di Canazei, Giovanni Bernard.

“Alcune regole vanno riviste e per ora è fondamentale che si chiuda il ghiacciaio alle escursioni, quanto meno per precauzione”, aveva detto  lunedì il presidente del Veneto Luca Zaia. Anche i sindaci dei comuni di San Giovanni di Fassa e Rocca Pietore ha emesso ordinanze simili.

Nella giornata di martedì sono state prese tutte le misure necessarie a rendere “effettive” le ordinanze. Sono stati installati dei cartelli di divieto di accesso e transito nei punti di accesso alla Marmolada, compresa l’area compresa tra Punta Serauta e la Forcella Marmolada, cui sia accede dalla Val Contrin.

A Passo Fedaia è stato inoltre disposto un presidio da parte di polizia locale e Corpo forestale del Trentino.

Marmolada, da giovedì le ricerche con i cani

Se le condizioni meteo lo consentiranno, giovedì partiranno le ricerche dei dispersi con l’utilizzo dei cani sulla parte bassa della valanga. Lo ha riferito il presidente del Soccorso Alpino, Maurizio Dellantonio, al termine della riunione tecnica dei soccorritori a Canazei.

“ll caldo – ha spiegato Dellantonio – ha sciolto la parte acquosa della valanga lasciando sulla superficie una parte sassosa che i droni non riescono a vedere. Una squadra di esperti della zona, dopo un monitoraggio entreranno sulla neve per compiere le perlustrazioni, con vie di fuga assicurate”.