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Manovra finanziaria del governo Meloni, dalle pensioni a reddito di cittadinanza e bonus bollette: le misure

Tutte le misure contenute nella manovra di bilancio del governo Meloni. La voce principale riguarda la lotta ai rincari sulle bollette di luce e gas

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Mirko Ledda

EDITOR E FACT CHECKER

Scrive sul web da 15 anni, muovendo i primi passi come ghost writer e facendo attività di debunking delle notizie false. Si occupa principalmente di pop economy, con particolare attenzione ai temi legati alla tecnologia e al mondo digitale, all'industria alimentare e alla sanità.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il disegno di legge recante la manovra di bilancio. Il documento contiene ufficialmente il bilancio di previsione per l’anno finanziario 2023, il bilancio pluriennale per il triennio 2023/2035 e l’aggiornamento del Documento programmatico di bilancio. Dopo il via libera del Cdm, il ddl sarà esaminato dalla commissione Bilancio della Camera e a seguire farà un passaggio anche in Senato, per essere poi sottoposto alle autorità europee.

Manovra Meloni, 35 miliardi di euro con un approccio “realista”

Le misure del governo Meloni ammontano a ben 35 miliardi di euro. Come dichiarato nella nota che accompagna il documento, l’approccio scelto dall’Esecutivo è “prudente” e “realista“, e tiene conto della situazione economica scatenata dagli eventi politici internazionali.

I provvedimenti sono stati scelti pensando alla loro “sostenibilità” per la finanza pubblica, ed è stato deciso di concentrare la maggior parte delle risorse disponibili sugli interventi a sostegno delle famiglie e delle imprese, con l’obiettivo di contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione.

Si è pensato poi a stanziare fondi per interventi mirati alla riduzione del costo del lavoro e delle tasse su alcuni prodotti, all’aumento degli aiuti per le famiglie, ad agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro per le donne e per i percettori del reddito di cittadinanza, alla proroga delle agevolazioni per l’acquisto di una prima casa.

In manovra è presente un’estensione della flat tax, ed è prevista una pace fiscale, detta tregua fiscale, per i cittadini e le imprese che negli ultimi anni hanno dovuto affrontare difficoltà economiche a causa delle conseguenze della pandemia di Covid e dell’impennata dei costi dell’energia e delle materie prime.

Sul fronte pensioni arrivano due importanti conferme, viene adeguato l’assegno al costo della vita e viene introdotto un nuovo schema di anticipo pensionistico. Nessun cambiamento o misura sul piano della salute.

Le misure contro il caro bollette inserite nella nuova manovra

Il più importante capitolo della manovra riguarda le misure contro il caro bollette. Le risorse destinate per i primi tre mesi del 2023 ad abbattere i costi per le famiglie e le imprese, allargando anche la platea dei beneficiari dei bonus già esistenti, ammontano a oltre 21 miliardi di euro.

  • Viene confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette.
  • Viene rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale per i bar, i ristoranti e gli esercizi commerciali (passando dal 30% al 35) e per le imprese energivore e gasivore (dal 40% al 45%).
  • Vengono stanziati circa 3,1 miliardi di euro per le spese energetiche della sanità e per gli enti locali.
  • Viene confermato e potenziato il bonus sociale bollette, inserito nel cosiddetto “pacchetto famiglia“.

Cosa prevede il “pacchetto famiglia”. Confermato il bonus prima casa

Il pacchetto famiglia prevede quanto segue.

  • Bous sociale bollette. Il meccanismo che consente alla famiglie più fragili di ricevere il bonus sociale bollette viene confermato e rafforzato, con un innalzamento della soglia dell’Isee da 12 mila a 15 mila euro.
  • Misure contro inflazione. Viene ridotta l’Iva dal 10% al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile.
  • Carta Risparmio Spesa. Con una spesa di 500 milioni, viene istituito un fondo destinato a questa misura specifica, che prevede dei buoni spesa, da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all’iniziativa, erogati dai Comuni ai redditi bassi fino a 15 mila euro.
  • Asseguno unico per le famiglie. Per il 2023 sarà maggiorata del 50% la cifra erogata per il primo anno e di un ulteriore 50% quella erogata alle famiglie composte da tre o più famigli. Confermato anche l’assegno per i disabili. La misura costa 610 milioni di euro.

Per quanto riguarda le famiglie, è prevista anche la conferma del bonus casa.

  • Agevolazioni per l’acquisto della prima casa. È prorogato almeno per tutto il 2023 il bonus previsto dal governo Draghi per l’acquisto della prima casa da parte dei giovani under 36.

La premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa sulla manovra.

Le misure che riguardano le scuole paritarie e il trasporto scolastico

In manovra sono state inserite delle misure che riguardano la scuola.

  • Contributo per le scuole paritarie pari a 70 milioni di euro.
  • Trasporto dei bambini e dei ragazzi con disabilità. Alla misura sono destinati 24 milioni di euro.

Flat tax incrementale, assunzioni under 36 e premi produttività

Per il mondo del lavoro, la manovra prevede le seguenti misure.

  • Detassazione dei premi di produttività. Per i dipendenti viene introdotta un’aliquota al 5% per i premi di produttività fino a 3 mila euro.
  • Agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato, con una soglia di contributi fino a 6 mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato, e in particolare per le donne under 36 e per gli attuali percettori del reddito di cittadinanza.
  • Flat tax incrementale al 15% e con una franchigia del 5%, su un tetto massimo di 40 mila euro, per i lavoratori autonomi.

Arriva Quota 103, confermata Ape sociale e Opzione donna per le mamme

Per evitare il ritorno della legge Fornero, il governo Meloni ha stabilito quanto segue per le pensioni.

  • Conferma di Opzione donna per il 2023, ma con alcune modifiche. In pensione a 58 anni anagrafici per le lavoratrici con due figli o più, a 59 anni con un figlio, a 60 anni per le donne senza figli.
  • Conferma dell’Ape sociale per il 2023 per i lavori usuranti.
  • Introduzione di Quota 103. Il nuovo schema di anticipo della pensione per il 2023 prevede la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica.
  • Per chi decide di restare a lavoro, scatta la decontribuzione del 10%.

Reddito di cittadinanza: con la manovra del Governo ora cambia tutto

Un capitolo del documento riguarda la riforma del Reddito di cittadinanza.

  • Dal 1° gennaio 2023 alle persone tra i 18 e i 59 anni abili al lavoro, senza minori, persone a carico con disabilità o oltre i 60 anni nel nucleo familiare, è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7 o 8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili.
  • È previsto un periodo di 6 mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. Il percettore del Rdc che non frequenterà il corso vedrà decadere il beneficio.
  • Il reddito decade anche qualora venga rifiutata la prima offerta congrua.

Fisco, imprese e ponte sullo Stretto: le altre misure della manovra

Per quanto riguarda la materia fiscale, le imprese e le infrastrutture, i più importanti provvedimenti sono i seguenti.

  • Tetto al contante innalzato da mille euro a 5 mila euro dal 1° gennaio 2023.
  • Tregua fiscale con la destinazione delle cartelle al di sotto dei mille euro per cittadini e imprese colpiti dagli effetti della pandemia di Covid.
  • Sospensione della plastic tax e della sugar tax, contro la plastica monouso e le bevande zuccherate, che sarebbero dovute entrare in vigore nel 2023. La misura costa 600 milioni di euro.
  • Fondo garanzia per le piccole e medie imprese rifinanziato con 1 miliardo per il 2023. Garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’imprese concesse da un soggetto finanziatore, come una banca.
  • Prorogato il bonus Ipo, il credito di imposta per favorire la quotazione delle Pmi in borsa.
  • Riavviati i progetti di realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, con la riattivazione della società Stretto di Messina Spa attualmente in liquidazione.

Fonte foto: ANSA

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