Manifestazione degli anarchici a Venezia, città blindata per il raduno flop: si presentano in trenta
Per la manifestazione degli anarchici a Venezia si è visto un grande dispiegamento di forze. Il raduno però si è svolto fortunatamente senza tensioni
Saracinesche abbassate, negozi e ristoranti sbarrati, scuole chiuse prima del tempo. Ma a Venezia il raduno degli anarchici non autorizzato e annunciato per il primo pomeriggio di sabato 25 marzo a sostegno di Alfredo Cospito e Juan Antonio Sorroche Fernandez si è concluso senza problemi.
- Manifestazione degli anarchici a Venezia senza scontri
- Chi è Juan Antonio Sorroche Fernandez
- Venezia negozi sbarrati
- Niente arresti domiciliari per Alfredo Cospito
Manifestazione degli anarchici a Venezia senza scontri
Almeno 400 uomini in divisa dispiegati per controllare e contenere non più di 30 manifestanti. Alla fine non c’è stato alcun corteo ma un semplice raduno.
I presenti hanno scandito slogan e inneggiato alla libertà per Alfredo Cospito e per Juan Antonio Sorroche Fernandez.
Chi è Juan Antonio Sorroche Fernandez
Fernandez è il 45enne anarchico spagnolo ritenuto colpevole di aver collocato due bombe a base di esplosivo K3 nella sede della Lega di Villorba. I fatti risalgono all’agosto del 2018. Il cittadino spagnolo è stato condannato a 28 anni di carcere.
Venezia negozi sbarrati
Gli anarchici si sono radunati a Campo dei Frari gridando slogan con un megafono ed esibendo striscioni con le scritte “Stragista è lo Stato” e “Chiudere il 41 bis”.
Un cordone di sicurezza delle forze dell’ordine ha subito accerchiato i manifestanti impedendo a curiosi e giornalisti di avvicinarsi.
Circa 200 agenti sono stati collocati in Campo dei Frati e altri 200 in Campo Santa Margherita. A tenere sotto controllo la situazione anche un elicottero Polizia.
I commercianti hanno serrato le vetrine fin dalla mattina. Alcuni le hanno protette con cartoni e assi di legno per cercare di contenere eventuali danni.
Già dalla notte fra giovedì 23 e venerdì 24 marzo dalle sale operative delle forze di pubblica sicurezza si è provveduto a controllare targhe e volti delle persone di passaggio nella zona.
Il timore era che a Venezia andasse in scena quanto già visto in altre città: gli anarchici a Roma hanno incendiato le auto di servizio delle Poste; a Torino hanno lanciato bombe carta, spaccato vetrine e ingaggiato scontri con la polizia; scontri con la polizia anche a Milano, dove sei agenti sono rimasti feriti.
Niente arresti domiciliari per Alfredo Cospito
Intanto la vicenda Cospito è ancora in stallo: rigettata la richiesta di domiciliari presentata dalla difesa dell’anarchico. I giudici del Tribunale di Sorveglianza avranno 5 giorni per decidere.