Malnate, svolta nell'omicidio di Carmela Fabozzi: arrestato un conoscente di 66 anni
Un uomo di 66 anni è stato arrestato con l'accusa di aver ucciso Carmela Fabozzi, la 73enne trovata morta a Malnate con la testa fracassata
Svolta nell’omicidio di Carmela Fabozzi, la donna di 73 anni uccisa nella sua casa di Malnate, in provincia di Varese, lo scorso 22 luglio. I carabinieri hanno arrestato un uomo di 66 anni: sarebbe un conoscente della vittima. A incastrarlo sono state le testimonianze dei vicini, alcune impronte ritrovate e il Gps della sua auto.
L’omicidio di Carmela Fabozzi
Carmela Fabozzi, vedova e pensionata, era stata trovata morta nella sua abitazione con la testa fracassata. A fare la macabra scoperta era stato il figlio dopo essere rincasato.
La donna era stata uccisa nell’ingresso dell’abitazione, vicino a un mobile, con un pesante vaso blu di fiori secchi.
I fiori erano poi stati trovati sotto il corpo della donna, mentre il vaso si trovava al suo solito posto.
Chi è l’uomo arrestato
L’identità dell’uomo finito in manette non è stata resa nota. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti conosceva la vittima. Il giorno del delitto di Carmela Fabozzi era partito per le vacanze al mare ed era tornato circa un mese dopo.
Stando alle indiscrezioni aveva già precedenti penali per reati contro il patrimonio e truffe anche ai danni di anziani. Il 66enne prestava attività di volontariato proprio presso un’associazione che si occupa di persone anziane che hanno bisogno di accompagnamento sociale, trasporto amico o di ricevere farmaci a domicilio.
E la pensionata vittima, come emerso durante le indagini, in alcune occasioni avrebbe usufruito del servizio onlus.
Le indagini
L’uomo arrestato era stato visto dai vicini di casa della 73enne il giorno dell’omicidio mentre bussava alla sua porta. La testimonianza sarebbe stata determinante per arrivare all’identificazione.
Uno dei vicini aveva anche raccontato di averlo già visto parlare con l’anziana sul pianerottolo qualche mese prima.
Gli accertamenti del Ris di Parma hanno poi consentito di trovare all’interno del vaso utilizzato per ucciderla le impronte dell’uomo.
Parallelamente le analisi del Gps sulla sua auto hanno permesso di collocarlo con precisione al momento del delitto: aveva parcheggiato il veicolo sotto la scala che portava al ballatoio dove viveva la pensionata.