Maggioranza Fininvest a Marina e Pier Silvio Berlusconi: titoli giù dopo l'apertura del testamento del padre
I titoli delle società quotate di Fininvest sono calati in Borsa dopo l'apertura del testamento di Silvio Berlusconi: la maggioranza ai figli maggiori
Non solo la politica. Anche il mondo della finanza aveva gli occhi puntati sull’apertura del testamento di Silvio Berlusconi. Non ci sono state sorprese rispetto a quanto ipotizzato: la maggioranza di Fininvest sarà detenuta da Marina e Pier Silvio Berlusconi. Ma i titoli della holding della famiglia Berlusconi sono andati giù dopo l’apertura del testamento dell’ex presidente del Consiglio.
- Le quote di Fininvest ai figli di Berlusconi
- La reazione dei titoli in borsa
- Il testamento di Berlusconi
Le quote di Fininvest ai figli di Berlusconi
Marina e Pier Silvio, i figli maggiori di Silvio Berlusconi, hanno ricevuto l’intera quota disponibile ottenendo la maggioranza di Fininvest. Insieme, infatti, i due fratelli controllano il 53% del gruppo con quote paritarie.
Ai figli minori, invece, spettano quote di minoranza. In questo modo “nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest SpA”, hanno fatto sapere i cinque figli di Silvio Berlusconi in una lettera scritta dopo l’apertura del testamento del padre.
Il futuro di Fininvest, quindi, sarà caratterizzato dalla continuità aziendale assicurata dalla famiglia Berlusconi.
Smentita, dunque, l’ipotesi di vendita che nei giorni scorsi ha preso piedi prima di essere esclusa categoricamente dallo stesso Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset.
La reazione dei titoli in borsa
L’apertura del testamento di Silvio Berlusconi ha subito provocato la reazione della Borsa. Piazza Affari, infatti, era in attesa del momento in cui sarebbero state rese note le volontà del padre di Forza Italia.
E, soprattutto, del destino di Fininvest: la holding di famiglia che controlla il 30,12% di Banca Mediolanum, il 53,3% di Mondadori e quasi il 50% di Mediaset.
Sono stati proprio i titoli di queste società a registrare un calo all’indomani dell’apertura del testamento in una giornata segnata dalla pubblicazione dei verbali della Federal Reserve, la banca centrale statunitense.
I titoli azionari della galassia Fininvest aprono al ribasso con le azioni Media for Europe (MFE) di classe A che calano dell’1,31% e quelle di classe B dell’1,24%. Anche il titolo Mondadori è partito in calo per poi risalire di circa lo 0,23%. Banca Mediolanum, invece, registra un calo dell’11,44%.
Il testamento di Berlusconi
C’era molta attesa per l’apertura del testamento di Silvio Berlusconi. Oltre alle quote azionarie legate alla holding Fininvest, il fondatore di Forza Italia ha anche lasciato beni e patrimoni ad altri familiari e agli affetti più cari.
Al fratello, Paolo Berlusconi, vanno 100 milioni di euro. La stessa quota che il Cavaliere ha lasciato in eredità alla compagna Marta Fascina.
Trenta milioni di euro, invece, all’amico Marcello Dell’Utri.