Covid, maestra licenziata per le idee sulle mascherine: il caso
Aveva deciso di non indossare la mascherina. Per questo una maestra del Trentino è stata licenziata
Un’insegnante 56enne di Rovereto (Trento), è stata licenziata dopo la denuncia di una mamma alla preside della scuola dell’infanzia dove lavorava. “Io sono, sono stata, un’insegnante di scuola materna per più di vent’anni, da sei a tempo indeterminato. Quello che viene richiesto oggi nella scuola materna è di indossare la mascherina tutto il giorno in presenza dei bambini, ma io mi sono rifiutata di indossarla e sono stata licenziata in tronco”, ha spiegato durante un’intervista ripresa dal Corriere della Sera.
La maestra negazionista si sarebbe recata al lavoro per oltre un mese senza che nessuno si accorgesse dell’assenza della mascherina, finché una madre, a settembre, ha segnalato il caso alla coordinatrice della scuola materna. Dopo alcuni richiami e inviti a modificare il proprio comportamento per evitare di mettere a rischio colleghi e bambini, la donna è stata sospesa e poi licenziata dopo che ha confermato le sue posizioni no mask.
“Io ho portato la dimostrazione di medici illustri” come il dottor Stefano Montanari, denunciato lo scorso marzo per le affermazioni ritenute anti scientifiche e pericolose sull’epidemia, “oltre ai danni psicologici che possono provocare nei bambini e testimonianze di avvocati che tutto quello che sta succedendo va contro la Costituzione“, ha dichiarato, come riporta il Corriere della Sera.
“Ma queste mie certificazioni non sono state considerate e sono stata licenziata in tronco“, ha sottolineato la maestra.
“Il procedimento si è concluso perché ha mantenuto ferma la sua posizione dopo reiterati inviti a tornare sui suoi passi e a scegliere altre strade“, ha spiegato Roberto Ceccato, dirigente del Dipartimento istruzione di Trento. “Purtroppo i nostri tentativi non hanno prodotto risultati. Quindi nessun licenziamento in tronco”.