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POLITICA ESTERA

Madre simbolo di Mariupol fotografata dopo le bombe sull'ospedale fa campagna elettorale per Vladimir Putin

Marianna Vyshemirska, la cosiddetta "Madonna di Mariupol", ora fa campagna elettorale pro Vladimir Putin: la reazione rabbiosa dei cittadini ucraini

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Era stata definita la “Madonna di Mariupol” dopo che era stata fotografata mentre usciva dall’ospedale pediatrico bombardato con il pancione e gli occhi tristi, tra macerie e sangue. Un anno e mezzo dopo, Marianna Vyshemirska, immortalata da un fotografato di ‘Ap’ che per quel servizio vinse anche il premio Pulitzer, vive felicemente tra Donetsk e Mosca e fa campagna elettorale pro Vladimir Putin.

La madre di Mariupol fa campagna elettorale pro Vladimir Putin

L’agenzia ucraina ‘Unian’, sulla “nuova vita” di Marianna Vyshemirska, ha commentato: “Se pensavate di sapere tutto sulla bassezza e la smidollatezza umana, allora vi sbagliavate profondamente. Marianna Vyshemirska, sopravvissuta al bombardamento russo di un ospedale ostetrico a Mariupol, ha firmato per Putin alle elezioni dicendo: ‘Per me questa scelta è ovvia, non vedo alcun motivo per cambiare. Nonostante le sanzioni e tutti i problemi, la Russia si sta sviluppando in modo dinamico. Protegge i suoi cittadini e lavora per rendere il domani migliore di ieri’”.

Mariupol vista dall’alto, con i danni riportati dall’ospedale.

Il media ucraino ‘Canale tv 24’ ha raccontato che Marianna Vyshemirska si è trasferita a Donetsk e poi a Mosca ed è stata “nominata alla guida del Comitato per le iniziative sociali nella Fondazione Rodina (Patria), vicina al Cremlino, realizza video di propaganda sul restauro di Mariupol e intervista i combattenti di Azov catturati”.

‘La Repubblica’ ha riportato alcuni commenti degli ucraini. In uno si legge: “Dio mi perdoni: è un peccato che non l’abbiano uccisa”.

Il bombardamento sull’ospedale di Mariupol

Marianna Vyshemirska, che allora era una giovane mamma, il 9 marzo del 2022 si trovava in attesa di partorire nel reparto di maternità n.3 colpito, secondo gli ucraini e i giornalisti di ‘Ap’ presenti, da un bombardamento russo.

Il fotoreporter ucraino di ‘Ap’, Yevhen Maloletka, fotografò una mamma evacuata in una barella insanguinata che non riuscì a sopravvivere.

Per quello scatto vinse il Premio Pulitzer perché il servizio fotografico testimoniava come i russi avessero attaccato un ospedale in piena operatività e non una struttura chiusa e occupata da soldati ucraini, come sosteneva Mosca.

Lo stesso Maloletka fotografò anche Marianna Vyshemirska, in fuga dall’ospedale sulle sue gambe: prima la immortalò con un pigiama a pois e il pancione nel reparto, poi con la coperta e il volto macchiato di sangue tra le macerie del giardino ormai devastato.

L’intervista della madre di Mariupol

Dopo un periodo di oblio, Marianna Vyshemirska raccontò al media russo ‘Komsomolskaya Pravda’ che l’ospedale era occupato “dagli Azov” che utilizzavano le partorienti “come scudi umani”. Poi raccontò: “Sono stata una degli ultimi a uscire, ho chiesto a quel fotografo di non filmarmi. Ha detto: nessun problema, ma non ha smesso di girare”.

La donna disse di essere stata poi intervistata da ‘Ap’ dopo il parto, a Mariupol, prima di essere evacuata dai russi a Donetsk, e di avere “raccontato loro tutto” e che “hanno lasciato solo ciò di cui avevano bisogno”.

In un’intervista concessa alla ‘Bbc’ nel 2022, Marianna Vyshermirska disse: “La mia foto è stata usata per diffondere bugie sulla guerra“.

 

Fonte foto: ANSA & Instagram krevvetochka

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