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Macerata, uccide la madre a colpi di forbici e tenta di darle fuoco: arrestato 56enne con problemi psichici

Terribile omicidio tra le mura domestiche a San Severino: un uomo di 56 anni ha ucciso l'anziana madre colpendola ripetutamente con un paio di forbici

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Simone Cadoni

GIORNALISTA

Giornalista, scrive di cronaca, politica e altre tematiche legate all’attualità.

Il comune di San Severino, in provincia di Macerata, è stato sconvolto da un terribile omicidio. Nel primo pomeriggio di domenica 27 novembre una donna di 84 anni è stata uccisa dal figlio 56enne che secondo quanto riportato dai media locali è affetto da problemi psichici. Dopo il delitto, compiuto nell’appartamento in cui i due vivevano, l’uomo è stato interrogato dai carabinieri ed è poi stato arrestato nella notte.

Anziana uccisa dal figlio: l’aggressione in casa

L’anziana sarebbe stata uccisa poco dopo le 14. Come reso noto dall’agenzia di stampa ‘Ansa’ l’aggressione sarebbe iniziata nella sua camera da letto e poi culminata dentro il bagno.

Stando a quanto emerso il 56enne l’ha massacrata a colpi di forbici e ha poi tentato di dare fuoco al suo corpo. L’appartamento in cui madre e figlio vivevano si trova sopra il bar che i due gestivano. Per la loro attività erano molto noti a San Severino.

L’appartamento in cui è stato compiuto l’efferato delitto: sotto, il bar che la vittima gestiva con il figlio

L’allarme e l’intervento dei carabinieri

A lanciare l’allarme è stato il medico che aveva in cura il 56enne. Dopo averlo sentito telefonicamente ha subito avvertito i carabinieri, che sono così giunti sul posto insieme al personale sanitario del 118. Per l’anziana non c’è stato nulla da fare.

L’uomo è stato prima portato in ospedale in ambulanza e successivamente è stato trasferito in caserma per essere sottoposto a interrogatorio, a cui è seguito l’arresto.

Secondo quanto si apprende aveva avuto dei sintomi influenzali che lo avevano spinto a chiudere il bar per qualche giorno. L’ipotesi è che non avesse assunto i soliti farmaci prescritti per i suoi problemi psichici.

Come si legge su ‘Il Resto del Carlino’ non ricorderebbe nulla. Non è ancora chiaro cosa possa aver scatenato il raptus omicida. Dalle indiscrezioni non aveva mai manifestato in passato comportamenti aggressivi.

Le parole della sindaca

La sindaca di San Severino ha definito la tragedia “un fatto orribile che inorridisce per le modalità in cui si è consumato ma anche per il fatto che si è consumato in casa, tra le mura domestiche, in un luogo che dovrebbe invece assicurare protezione e dare tranquillità”. Come riferito dalla stessa prima cittadina, l’intera comunità, “dove ci si conosce un po’ tutti”, è rimasta sotto choc.

Fonte foto: iStock

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