Lucio Villari morto a 91 anni, chi era lo storico e cosa pensava di Giorgia Meloni
È morto a 91 anni lo storico calabrese Lucio Villari, autore di molti saggi e studi sull’era moderna: le analisi sulla politica e su Giorgia Meloni
Nella serata del 16 marzo 2025 è morto lo storico Lucio Villari, a 91 anni. Nato a Bagnara Calabra nel 1933, Villari è stato un eminente studioso dell’età contemporanea e docente presso l’Università degli Studi Roma Tre. La sua carriera è stata caratterizzata da una vasta produzione di saggi e da un impegno costante nella divulgazione, concentrandosi specialmente sulla storia dell’era moderna.
- Morto lo storico Lucio Villari
- Le opinioni sull'insediamento di Giorgia Meloni
- La sua ultima intervista
Morto lo storico Lucio Villari
Lo storico Lucio Villari è deceduto nella serata di domenica 16 marzo 2025, all’età di 91 anni. Nato a Bagnara Calabra nel 1933, era uno dei più noti storici italiani. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa dai familiari.
Villari è stato professore emerito di Storia contemporanea all’Università degli Studi Roma Tre e autore di numerosi saggi e manuali scolastici che hanno formato generazioni di studenti. La sua lunga carriera lo ha visto anche impegnato come editorialista e collaboratore di diverse testate giornalistiche nazionali, tra cui L’Espresso e Il Messaggero.
Nel corso degli anni Villari ha mantenuto un forte impegno nella divulgazione storica, contribuendo a programmi televisivi e pubblicazioni destinate a un pubblico più ampio, senza mai rinunciare al rigore accademico. Era anche stato candidato come parlamentare europeo con I Democratici di Romano Prodi, nel 1999, nonché membro dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI).
Le opinioni sull’insediamento di Giorgia Meloni
Nel 2022 Villari commentò il discorso di insediamento di Giorgia Meloni, definendolo “di alto livello”, apprezzando il fatto che la premier abbia affrontato “i problemi essenziali del Paese, senza ricorso a formule ideologiche, anzi prendendo le distanze dal fascismo”.
Villari aveva sottolineato positivamente il riferimento alla lotta alla mafia e il riconoscimento delle donne che hanno contribuito allo sviluppo della democrazia.
Nonostante questi aspetti positivi, aveva anche espresso perplessità riguardo alle posizioni sul controllo delle migrazioni, auspicando un maggiore accento sull’integrazione dei migranti nel mondo del lavoro.
La sua ultima intervista
L’ultima intervista rilasciata da Lucio Villari risale allo scorso febbraio con Repubblica. In quell’occasione, il professore affrontato temi di grande rilevanza storica e politica, discutendo del ruolo dell’Italia nel contesto internazionale, e analizzando le sfide contemporanee alla luce delle lezioni del passato.
“C’è una profonda difficoltà a ricostruire storicamente gli avvenimenti intercorsi tra la Seconda guerra mondiale e l’oggi – aveva detto lo storico – Il risultato è che rischiamo un nuovo conflitto globale per ignoranza o smemoratezza”.
E riguardo proprio alla premier Meloni, Villari aveva chiarito che “deve decidere: non può volere tutto, l’amicizia di Trump e un ruolo in Europa. Ma il posto dell’Italia è nella Ue. Si faccia guidare dal presidente Mattarella e dal discorso drammatico ma vero di Draghi”.