Liberato Luca Tacchetto, italiano rapito in Burkina Faso

Luca Tacchetto, il cittadino italiano che era stato rapito in Burkina Faso nel mese di dicembre del 2018 assieme alla sua fidanzata canadese, è stato liberato. Lo ha appreso ‘Ansa’ da fonti qualificate. Liberata anche la compagna canadese Edith Blais. Dalla mattinata sono intercorsi contatti tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il suo omologo canadese Champagne.

L’operazione riguardante la liberazione di Luca Tacchetto è stata seguita anche dall’Unità di Crisi della Farnesina e ha visto coinvolta anche la missione dell’Onu in Mali Minusma (Missione delle Nazioni Unite in Mali).

Tacchetto e Blais si troverebbero in buone condizioni e starebbero tornando a Bamako per poi far rientro in Italia.

‘La Repubblica’ fornisce ulteriori dettagli sul rapimento: i due erano stati rapiti in Burkina Faso nel dicembre 2018 mentre erano impegnati in un viaggio nella regione del Sahel. Successivamente, Tacchetto e Blais erano stati trasferiti in Mali, probabilmente da uno dei gruppi di contrabbandieri in contatto con milizie jihadiste che da anni sono presenti nella regione.

I due erano partiti in auto il 20 novembre 2018 da Vigonza, nella provincia di Padova, dove vive la famiglia di Tacchetto. Il loro piano era arrivare in Togo per collaborare in qualità di volontari alla costruzione di un villaggio.

Tacchetto e Blais erano riusciti ad arrivare in auto in Burkina Faso dopo avere attraversato Francia, Spagna, Marocco, Mauritania e Mali.

Il 15 dicembre, cioè il giorno precedente alla scomparsa, erano stati nella città di Bobo-Dioulasso ospiti del francese Robert Guilloteau.

I due erano ripartiti la mattina successiva, diretti prima alla moschea di Bobo-Dioulasso e poi verso la capitale Ouagadougou, dove erano attesi all’ufficio immigrazione per la richiesta di un visto valido per Togo e Benin. In quell’ufficio, però, non sono mai arrivati.