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Terrorismo a Londra: chi è l'assalitore

L'aggressore che ieri ha seminato il panico sul London Bridge era in libertà vigilata per reati di terrorismo

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Un uomo ha ucciso due persone e ha ferito una decina di passanti prima di essere fermato con colpi di arma da fuoco dalle forze dell’ordine inglesi sul London Bridge, a Londra. Scotland Yard, come riporta Ansa, ha fatto sapere in una breve dichiarazione ai media che l’aggressore è morto in seguito alle ferite riportate dagli spari degli agenti.

Secondo BBC, che cita fonti del governo britannico, il bilancio dell’attacco sul London Bridge sarebbe di due morti, oltre all’aggressore ucciso dalla polizia. Sarebbero 10 le persone accoltellate secondo il Guardian, di cui due in gravi condizioni. Il terrorista aveva indosso un finto giubbotto esplosivo.

Un attacco simile si è verificato anche in Olanda, all’Aja, dove un uomo ha accoltellato diversi passanti in una via dello shopping ferendo tre persone. Paura anche a Parigi dove Gare du Nord, stazione della metro parigina, è stata evacuata per una borsa abbandonata sospetta.

Attacco sul London Bridge, l’aggressore era in libertà vigilata

Aveva 28 anni e si chiamava Usman Khan l’attentatore che ieri sul London Bridge ha accoltellato i passanti uccidendone due e ferendone altri tre, prima di essere a sua volta ucciso dalla polizia. Khan era stato rilasciato in libertà vigilata l’anno scorso, dopo aver scontato sei anni per reati di terrorismo.

Secondo quanto riportato da Ansa, Khan era stato condannato nel 2012 e rilasciato a dicembre 2018 “su licenza”, il che significa che avrebbe dovuto soddisfare determinate condizioni o sarebbe tornato in carcere. Diversi media britannici hanno riferito che indossava un braccialetto elettronico alla caviglia.

Prima dell’attacco l’assalitore stava partecipando a un evento a Londra ospitato da Learning Together, un’organizzazione con sede a Cambridge che lavora nell’istruzione dei carcerati. L’antiterrorismo britannica afferma che la polizia non sta attivamente cercando altri sospetti.

Chi ha fermato l’accoltellatore

L’aggressore di London Bridge, riporta l’Ansa, avrebbe avuto una colluttazione con persone in abiti civili prima di essere neutralizzato dalla polizia, intervenuta pochi minuti dopo l’allarme, scattato alle 14 ora locale circa, le 15 in Italia.

I passanti, secondo quanto emerge da un video rimbalzato sui media britannici, avrebbero fermato l’accoltellatore, buttandolo a terra e iniziando una lotta con lui.

La ricostruzione dell’attacco terroristico sul London Bridge

Neil Basu, numero 2 di Scotland Yard e responsabile dell’antiterrorismo, ha fatto sapere ai microfoni dei cronisti, in conferenza stampa: “Posso confermare che la polizia è stata chiamata per un episodio di accoltellamento attorno alle 14 e che un uomo di sesso maschile è stato colpito con armi da fuoco da agenti specializzati. Il sospetto è morto sul posto“.

“Posso inoltre confermare che il sospetto indossava un equipaggiamento che al momento riteniamo fosse un falso ordigno esplosivo“. Il numero 2 di Scotland Yard ha sottolineato che è stata attivata la prassi per atti di terrorismo, senza però sbilanciarsi sulla matrice del gesto o l’identità dell’accoltellatore ucciso.

Scotland Yard mette in moto la macchina anti-terrorismo

“Al momento le circostanze relative all’incidente di London Bridge restano non chiare“, ha precisato Scotland Yard con l’abituale cautela nell’ultimo aggiornamento diffuso via Twitter.

“Tuttavia, per precauzione, stiamo reagendo all’episodio come se fosse di matrice terroristica” per la dinamica dell’accaduto, ha sottolineato la polizia inglese, confermando che “un uomo è stato colpito” dagli agenti con proiettili d’arma da fuoco.

Il sindaco di Londra conferma la presenza di feriti nell’attacco

“È confermato che sono state ferite delle persone” nell’attacco di London Bridge, ha fatto sapere il sindaco di Londra, Sadiq Khan, su Twitter. “Il mio cuore è con le vittime e con le loro famiglie”.

“Grazie ai nostri coraggiosi servizi di emergenza per la coraggiosa risposta all’orrendo attacco di oggi. Noi dobbiamo e vogliamo rimanere risoluti nella nostra determinazione di essere forti di fronte al terrore. Quelli che ci attaccano e cercano di dividerci non avranno mai successo”.

Boris Johnson torna a Londra per seguire l’attacco del London Bridge

Il primo ministro britannico Boris Johnson è tornato a Londra per seguire da Downing Street gli sviluppi dell’attacco del London Bridge, secondo quanto si apprende dall’Ansa.

Boris Johnson ha condannato l’aggressione via Twitter, manifestando vicinanza alle vittime. Il premier era impegnato nel primo pomeriggio nel suo collegio elettorale in un evento pubblico in vista del voto del 12 dicembre.

La sua campagna elettorale ha avuto in queste settimane tra i temi centrali quello della promessa di rafforzare i ranghi della polizia attraverso il reclutamento di 20mila agenti in più e il contrasto all’impennata di episodi di criminalità nelle strade di Londra, legata proprio all’uso di coltelli.

Aggressione a Londra: intere aree della città chiuse al pubblico

Sono state chiuse al pubblico le stazioni della metropolitana e dei treni di London Bridge. “In lockdown” anche l’area del ponte, teatro della sparatoria, e alcuni luoghi pubblici intorno, fino alla zona dei ristoranti di Borough Market.

È stato inoltre evacuato per ragioni di prudenza il palazzo che ospita gli uffici di News Uk, sussidiaria britannica del gruppo editoriale di Rupert Murdoch, di fronte allo Shard, il più alto grattacielo di Londra, che fu progettato da Renzo Piano.

Attacco sul London Bridge: la polizia invita i cittadini a evitare la zona

Secondo le prime informazioni, la polizia aveva cordonato l’area, bloccando l’accesso al ponte, con un camion stazionato al centro della carreggiata. Scotland Yard, inizialmente, aveva fatto riferimento su Twitter a “un incidente“, invitando i cittadini a evitare la zona.

Il servizio di ambulanze di Londra ha fatto sapere su Twitter di aver inviato alcune ambulanze sul posto. La zona è stata teatro negli anni scorsi di un attacco terroristico di matrice jihadista.

Fonte foto: Ansa

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