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Esplosioni a Beirut: almeno 73 morti, oltre 3 mila feriti

La gente in strada, vetri in frantumi: le esplosioni nel centro di Beiurt hanno coinvolto anche due militari italiani, feriti e in stato di shock

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Due esplosioni nel centro di Beirut, capitale del Libano. Una colonna di fumo che si è alzata sopra la città, la gente è scesa in strada: per terra ci sono vetri in frantumi, le auto sono capovolte. Centinaia di feriti, tante anche le vittime: almeno 73, al momento, secondo il ministro della Sanità, Hamad Hassan. Oltre 3 mila i feriti.

“Beirut è una città distrutta”, e le esplosioni di oggi sembravano “Hiroshima”: lo ha detto ad una emittente libanese, trattenendo a stento le lacrime, il governatore di Beirut, Marwan Aboud, definendo quanto accaduto “un disastro nazionale senza precedenti”. Lo rende noto l’Ansa.

Aboud si è recato sul luogo dell’esplosione, al porto di Beirut, rivelando che tra i dispersi vi sarebbero numerosi vigili del fuoco accorsi sul posto per spegnere l’incendio conseguente alla prima esplosione.

Intanto il Supremo consiglio per la Difesa libanese, riunitosi in serata alla presenza del presidente Michel Aoun, ha proclamato lo stato d’emergenza per due settimane. La misura potrà essere rinnovata alla scadenza.

Esplosioni a Beirut, il dubbio: incidente o attentato?

A provocare le esplosioni è stato un incendio in un deposito nel porto di Beirut dove erano immagazzinate 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, sequestrate diversi anni fa da una nave. Lo ha detto il presidente Michel Aoun, citato dalla Bbc online, dopo una riunione d’emergenza del Supremo consiglio della Difesa nel palazzo presidenziale di Baabda. È “inaccettabile”, ha scritto Aoun in un tweet, che 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio fossero tenute immagazzinate in condizioni non sicure.

Fonti di Hezbollah, invece, attribuiscono a un sabotaggio israeliano la responsabilità delle due esplosioni consecutive che hanno interessato il deposito 12 del porto di Beirut. La versione ufficiale riferisce di un esplosione di un deposito di fuochi di artificio o di nitrato di ammonio, causata da un incendio. Fonti di intelligence occidentali contattate in precedenza dall’Adnkronos ritengono che ad esplodere potrebbe essere stato un deposito di armi di Hezbollah.

Un’inchiesta è in corso per appurare cosa abbia provocato l’esplosione.

Esplosioni a Beirut: cosa è successo

Un video ripreso da un edificio non lontano dal porto di Beirut e diffuso sui social media mostra la serie di esplosioni avvenute oggi nella capitale libanese, con l’ultima che ha effetti catastrofici.

Dapprima si vede una nuvola di fumo nero levarsi nel cielo, poi una serie di piccole deflagrazioni in quello che sembra essere un incendio, e infine una gigantesca esplosione che investe anche il balcone dove si trova la persona che sta riprendendo il video, a distanza di qualche centinaio di metri.

Al Mayadeen, una televisione locale libanese, ha riferito che nelle esplosioni sono rimaste ferite “centinaia” di persone .

Il ministro della Sanità libanese, Hamad Hasan, ha parlato di “un numero molto alto di feriti“. Il ministro ha anche ribadito che i danni provocati dalle deflagrazioni sono ingenti.

Secondo i corrispondenti di AFP sul posto, molte persone rimaste ferite stanno camminando, a piedi, per le strade dirette agli ospedali della città.

Nel distretto di Achrafieh, i feriti si dirigono al nosocomio Hôtel Dieu. Davanti al centro medico di Clémenceau, decine di feriti, compresi i bambini, a volte coperti di sangue, aspettano di essere curati.

Quasi tutte le vetrine dei quartieri di Hamra, Badaro e Hazmieh, nella parte orientale di Beirut, sono state distrutte, così come i finestrini delle auto che sono state abbandonate per le strade con gli airbag gonfiati.

Le esplosioni hanno fatto crollare anche un edificio di tre piani, si cercano persone intrappolate sotto le macerie. Lo ha riferito, citando fonti mediche locali, presidente dell’Associazione dei medici stranieri in Italia (Amsi), Fouad Aoudi, in contatto con i colleghi locali I feriti ospedalizzati sarebbero circa 75, alcuni travolti mentre passavano in strada.

Tutti gli operatori sanitari sono stati chiamati – ha aggiunto – a rendersi disponibili per i soccorsi. La stessa Amsi sta collaborando con le autorità sanitarie locali per l’invio di sangue.

Esplosioni a Beirut, un militare italiani tra i feriti

Due militari italiani sono rimasti feriti in modo non grave in seguito alle esplosioni avvenute a Beirut, mentre altri sono sotto osservazione perché in stato di shock. Lo rende noto l’Ansa.

Quasi tutti i militari italiani coinvolti, feriti e non, appartengono all’unità Joint Multimodal Operations Unit (Jmou di Beirut, inquadrata nel Comando Contingente Italiano (IT-NCC) di Naqoura, con il principale scopo di favorire la cooperazione internazionale e l’integrazione sociale tra i militari italiani e la popolazione libanese.

Il percorso, focalizzato sull’apprendimento delle principali nozioni della lingua italiana, ha visto, tra l’altro, la partecipazione di alcune donne, perlopiù vedove di militari libanesi, spiega il sito della Difesa.

La forte esplosione avvenuta all’interno del porto ha coinvolto un team della missione Unifil. La conferma arriva dallo Stato Maggiore della Difesa. Sul posto, in stretto coordinamento con le forze di sicurezza libanesi, sono intervenuti i soccorsi del Sector West di Unifil che stanno provvedendo all’evacuazione del personale.

Sono in corso gli accertamenti da parte di Unifil e delle forze di sicurezza libanesi per accertare la dinamica dell’accaduto”, afferma una nota che spiega che un “militare italiano del contingente ha riportato lievi ferite: è stato lo stesso militare a informare direttamente i familiari sul suo stato di salute”.

A seguito delle esplosioni avvenute a Beirut, la Farnesina, attraverso l’Unità di Crisi e l’Ambasciata in Libano, si è attivata per prestare ogni possibile assistenza ai connazionali presenti nel Paese e continua a monitorare la situazione. Lo si apprende da fonti del Ministero degli Esteri.

Esplosioni a Beirut, Israele: “Non siamo coinvolti”

Israele “non è coinvolto” nell’esplosione avvenuta a Beirut. Lo hanno affermato fonti politiche ufficiali israeliane riferite dalla tv pubblica Kan.

Intanto oggi, dopo le tensioni dei giorni scorsi alla frontiera del nord, si è svolta la riunione del Gabinetto di difesa.

Esplosioni a Beirut, le parole di Conte: “L’Italia farà il possibile per sostenere il popolo libanese”

“Le terribili immagini che arrivano da Beirut descrivono solo in parte il dolore che sta vivendo il popolo libanese. L’Italia farà tutto quel che le è possibile per sostenerlo. Con la Farnesina e il ministero della Difesa stiamo monitorando la situazione dei nostri connazionali”. Lo ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Fonte foto: Ansa
Libano, esplosioni a Beirut: vittime e feriti

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