NOTIZIE
SALUTE

Legionella a Cesano Boscone vicino Milano: come si prende, quali sono i sintomi e cosa succede se si contrae

Diversi casi di legionella registrati nel Milanese: come si prende, quali sono i sintomi e cosa si rischia

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Allarme legionella alle porte di Milano. Diversi nuovi casi sono stati individuati a Cesano Boscone, tutti nella stessa zona. Le autorità sanitarie sono intervenute effettuando i campionamenti per individuare l’origine del batterio e stanno valutando gli eventuali interventi da fare.

Legionella a Cesano Boscone vicino Milano

Come riporta Il Giorno, il sindaco di Cesano Boscone (Milano), Marco Pozza, è stato avvisato da Ats che nei giorni scorsi sono stati rilevati alcuni casi di legionella.

Tutti i nuovi casi registrati nel comune alle porte di Milano si trovano nella stessa zona, il quartiere Tessera.

Ats ha riferito che con la collaborazione di Aler – proprietaria degli alloggi – sta procedendo con i campionamenti per individuare l’origine del batterio e definire le necessità delle sanificazioni.

Negli ultimi anni la legionella è stata segnalata più volte nel Milanese: dall’aprile di quest’anno a oggi, stando ai dati Ats, sono stati registrati 56 casi nella zona a sud-ovest di Milano, tra Corsico e Buccinasco.

Cos’è la legionella e come si prende

La malattia del Legionario, più comunemente chiamata legionellosi, è un’infezione polmonare causata dal batterio Legionella pneumophila. 

Come si legge nel sito dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), il batterio della legionella è grado di sopravvivere nell’acqua, nel fango e nei terreni umidi: si trova negli ambienti acquatici, da quelli naturali come fiumi e laghi a quelli artificiali, come condutture e impianti idrici, piscine e fontane.

La legionella si trasmette attraverso l’inalazione di aerosol, goccioline di acqua che contengono il batterio.

Queste goccioline vengono diffuse nell’aria da fonti di ristagno di acqua: spesso accade in impianti di aerazione, tubature, scaldabagni e simili a causa di scarsa pulizia o filtri intasati.

Non è possibile contrarre la legionella bevendo o usando l’acqua e non c’è il rischio di contagio fra persone.

Quali sono i sintomi

La legionellosi si può presentare in due forme distinte:

  • la malattia del Legionario, che si manifesta frequentemente con sintomi analoghi a una forma acuta di polmonite;
  • la febbre di Pontiac, una forma molto meno grave con sintomi simil-influenzali.

I sintomi tipici della malattia del legionario, che ha un periodo di incubazione di 2-10 giorni, sono i seguenti:

  • febbre;
  • debolezza generale;
  • dolori muscolari;
  • mal di testa;
  • mal di gola e tosse;
  • dolore toracico;
  • fiato corto.

La febbre di Pontiac invece si manifesta dopo un periodo di incubazione di 24-48 ore e e si risolve in 2-5 giorni, senza interessare i polmoni. I sintomi più comuni sono:

  • malessere generale;
  • mal di testa;
  • febbre;
  • a volte tosse e gola arrossata.

I rischi e come si cura

Nelle forme più gravi la legionellosi può portare a diverse complicanze anche gravi, a seconda dello stato di salute del malato, tra cui: ascesso polmonare, insufficienza respiratoria, shock e insufficienza renale.

La polmonite causata dalla legionella ha sintomi simili a quelli di altre infezioni respiratorie, per la diagnosi sono quindi necessari esami di laboratorio.

Essendo una malattia di origine batterica, la legionellosi viene trattata soprattutto con terapie antibiotiche.

Fonte foto: iStock

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963