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Le prime parole incredule di Chico Forti dopo aver saputo del ritorno in Italia: "Non so che sto facendo"

Le prime parole di Chico Forti dopo aver saputo che il governo Meloni era riuscito a strappare l'accordo per riportarlo in Italia

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Chico Forti torna in Italia. L’ex sportivo e imprenditore, quando ha appreso la notizia dalla premier Giorgia Meloni, quasi non ci ha creduto. A raccontare la reazione del 65enne trentino, come riferito dal Corriere della Sera, è stato Andrea Di Giuseppe, deputato di Fratelli d’Italia eletto nella circoscrizione Nord e Centro America, che da due decenni dimora negli Stati Uniti. Ora cura i rapporti tra il governo della Florida e quello italiano.

Le prime parole di Chico Forti sul ritorno in Italia: “Non ci credo”

“Le sono grato per quello che sta facendo, presidente. A prescindere da come andrà a finire”. Così Chico Forti venerdì, parlando con la premier Giorgia Meloni. Non sapeva ancora che il governo italiano era riuscito a strappare al governatore della Florida la firma per riportarlo in Italia.

“Che si trattasse di una telefonata importante lo ha capito subito, perché lo hanno lasciato da solo nella stanza dei capi all’interno del carcere”, ha spiegato Andrea Di Giuseppe.

“Non riesco a crederci. Ho le emozioni a mille, non so neanche quello che sto facendo – ha confessato Forti a Di Giuseppe dall’altro capo del telefono –. Come faccio a sdebitarmi con voi? Mi avete salvato la vita“.

Lo strano atteggiamento del cane e la comunicazione di Meloni

Altra piccola curiosità è stato il comportamento del golden retriever di Forti che “si comportava in maniera strana da tutta la mattina”. “Mi stava ancora più vicino del solito – ha raccontato Di Giuseppe – come se sentisse che stavo per andarmene”.

“La presidente lo ha lasciato parlare – ha sempre narrato Di Giuseppe – e poi lo ha interrotto: “Guarda Chico che il governatore ha appena firmato!””.

Ed a questo punto che Forti è stato travolto da una “tempesta di emozioni”, poi rese note da Di Giuseppe che con Chico ha stretto un forte legame.

Il deputato abita a meno di mezz’ora dal carcere che ha ospitato Forti. Nell’ultimo anno e mezzo ha intensificato i rapporti con l’ex sportivo: “Ci sentiamo praticamente una volta al giorno, parliamo di tutto e sono sempre andato a trovarlo negli ultimi mesi. Quando venerdì l’ho chiamato era completamente sottosopra. Lo zio Gianni ha già invitato me e mia moglie a mangiare i canederli“.

Così si è arrivati al trasferimento in Italia

Di Giuseppe ha parlato di un laborioso “lavoro sotto traccia”. “Per un anno e mezzo ci siamo focalizzati solo su Chico – ha spiegato il deputato -. Con l’intervento determinante di Giorgia Meloni che ha preso in mano direttamente la questione”. L’azione della premier avrebbe fatto sì che si superassero alcune fasi di intermediazione che per prassi sarebbero dovute essere affidate al ministero degli Esteri.

Alla fine è arrivata da Palazzo Chigi la telefonata cruciale che ha portato alla firma del governatore della Florida Ron DeSantis. Ora Forti verrà trasferito dal carcere statale della Florida a quello federale, “perché il carcere statale, diretto dallo stato della Florida, non può ordinare trasferimenti in altre nazioni”, ha riferito sempre Di Giuseppe.

“Ma dopo che passerà al carcere federale, il Dipartimento della giustizia americano e i ministeri italiani sono già d’accordo per il trasferimento in Italia – ha concluso Di Giuseppe –. Serviranno due o tre settimane per il primo passaggio e altrettante perché avvenga il trasferimento vero e proprio in Italia. Quindi nella peggiore delle ipotesi Chico tonerà in sei settimane, ma probabilmente i tempi saranno ancora più brevi”.

Fonte foto: ANSA

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