Laura Ziliani, le parole della terza figlia sulle sorelle arrestate
Lo scorso 6 luglio la terza figlia di Laura Ziliani, l'ex vigilessa trovata morta a Temù, ha riferito alcune parole sulle sorelle arrestate
L’arresto delle due figlie di Laura Ziliani, l’ex vigilessa scomparsa a Temù l’8 maggio e trovata priva di vita esattamente tre mesi dopo, ha dato una svolta al caso. Le due ragazze, Silvia e Paola, di 27 e 19 anni, sono state arrestate insieme al fidanzato della più grande, con l’accusa di omicidio volontario, aggravato dalla relazione di parentela con la vittima, e di occultamento di cadavere.
Ma c’è una terza figlia che non è rimasta coinvolta dalle indagini, in quanto sarebbe completamente estranea ai fatti: Lucia, di 21 anni. La ragazza, come riporta il Corriere della Sera, viveva a Brescia insieme alla madre. Lo scorso 6 luglio aveva detto al pm di non fidarsi delle sorelle.
La terza figlia di Laura Ziliani: “Non mi fido delle mie sorelle”
Queste le parole che la giovane avrebbe pronunciato al pubblico ministero, secondo quanto riporta il Corriere della Sera: “Hanno trattato molto male la mamma, soprattutto Silvia, si arrabbiavano spesso con lei, perché dicevano che non le manteneva, non dava loro abbastanza soldi, soprattutto Paola… Le mantiene la mamma, anche perché Silvia è stata licenziata ben tre volte e da quanto ne so non ricevono gli affitti degli appartamenti perché è tutto bloccato”.
La ragazza avrebbe aggiunto che le sorelle “si arrabbiavano spesso: hanno preso il carattere del papà che era violento e cattivo e diceva molte parolacce alla mamma”.
Cosa dicono gli abitanti di Temù sulle tre sorelle
Il Corriere riporta anche le testimonianze degli abitanti di Temù, che conoscono le tre sorelle. Il sindaco ha detto: “L’unica solare è Lucia, le altre due si vedono poco e sono molto strane“. In accordo anche il parroco: “Quando le salutavi, Silvia e Paola stentavano a rispondere. Lucia no, era diversa”.