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La violenza di Palermo finisce su Telegram: gli utenti a caccia della vittima vogliono il video dello stupro

Su Telegram ci sono gruppi in cui gli utenti chiedono il video dello stupro di gruppo di Palermo. Nelle chat spunta la foto della presunta vittima

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Giuseppe Pastore

GIORNALISTA

Giornalista professionista, si occupa di attualità e politica parlamentare seguendo i lavori di Camera e Senato. Laureato in Giurisprudenza, muove i primi passi nel giornalismo scrivendo di cronaca e politica in Puglia per poi collaborare con alcune testate nazionali.

Esiste un video dello stupro di gruppo a Palermo. Il materiale è nelle mani degli inquirenti ed è fondamentale per le indagini sulla violenza subita da una ragazza di 19 anni nella notte tra il 6 e il 7 luglio. Ma c’è chi quel video lo brama, come se fosse un oggetto da collezionare. Su alcuni gruppi Telegram spuntano utenti a caccia delle immagini della brutale violenza che sarebbe stata commessa da sette ragazzi. Sono chat che alimentano l’orrore di quella notte e in cui spunta anche una foto: secondo alcuni sarebbe la vittima.

Le chat su Telegram

Ci sarebbero persone disposte a pagare pur di avere il video dello stupro di gruppo avvenuto a Palermo per il quale sono stati arrestati sette ragazzi.

Le richieste di quelle immagini vengono condivise su alcuni gruppi Telegram. Il quotidiano ‘La Repubblica‘ ha riportato alcune conversazioni in due chat con contenuti pedopornografici e di revenge porn.

Un momento della manifestazione organizzata da ‘Non una di meno’ a Palermo

È lì che qualcuno ha richiesto il video della violenza che si sarebbe consumata nella notte tra il 6 e il 7 luglio ai danni di una 19enne.

La violenza non si ferma: spunta la foto della vittima

Secondo il quotidiano, che si è infiltrato nelle chat in questione, sarebbero decine le richieste del video che da giorni si susseguono all’interno dei gruppi Telegram.

E l’orrore non finisce qui, perché oltre al desiderio perverso di possedere quel materiale è scattata anche la caccia alla vittima.

“È lei la troia di Palermo?”, avrebbe chiesto un utente in chat condividendo una foto rubata dal profilo social che viene ricondotto alla 19enne. “Sì”, gli risponde qualcuno.

La confessione di uno dei ragazzi

Il caso della violenza di Palermo continua a sconvolgere. Dopo gli arresti – avvenuti a circa un mese di distanza dai fatti – la vicenda prende i suoi risvolti legali.

Sono sette i ragazzi accusati dello stupro di gruppo che una ragazza di 19 anni avrebbe subito, nella notte tra il 6 e il 7 luglio, in una zona appartata del Foro Italico a Palermo.

Sabato scorso il più giovane di loro (che all’epoca non aveva ancora compiuto 18 anni) ha confessato raccontando tutto al giudice per le indagini preliminari del Tribunale dei minorenni che ha disposto per il ragazzo la scarcerazione e l’affidamento in comunità.

La decisione, tuttavia, è stata contestata dalla procura per i minorenni che ha già presentato ricorso al Tribunale del Riesame.

Fonte foto: ANSA

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