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La tempesta Babet si abbatte sulla Danimarca e sferza il nord Europa: almeno sette morti

La tempesta Babet ha colpito Gran Bretagna, Danimarca e parte della Germania: almeno sette morti a causa di pioggia, forti venti e mareggiate

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

La tempesta Babet ha continuato per il terzo giorno di fila a sferzare la Gran Bretagna, la Germania settentrionale e la Danimarca, con forti venti, piogge incessanti e mareggiate che hanno causato inondazioni, interruzioni di corrente, evacuazioni e sospensione di voli, servizi ferroviari e traghetti linee.

La tempesta Babet in nord Europa

È iniziata nella giornata di giovedì 19 ottobre, e da allora la tempesta Babet non ha mollato la presa sul nord Europa, mettendo in ginocchio gran parte della Gran Bretagna e della Scandinavia meridionale, non risparmiando neanche parte della Germania settentrionale.

La Danimarca aveva tentato di prepararsi con dighe provvisorie per limitare le inondazioni, ma i venti di burrasca hanno scatenato mareggiate sulle coste meridionali del Mar Baltico, sfondando le difese contro le inondazioni nelle zone costiere del Paese scandinavo e della Germania del nord.

Il livello dell’acqua durante gli allagamenti causati in Danimarca dalla tempesta Babet

Le persone sono state evacuate dalle case e dai campeggi nelle zone gravemente colpite della Danimarca e decine di persone sono rimaste senza elettricità. Il comune di Haderslev, nel sud della Danimarca, ha deciso di evacuare l’intera costa.

I danni in Danimarca

A Flensburg, città tedesca sud del confine con la Danimarca, il livello dell’acqua è aumentato di oltre 2 metri, raggiungendo il livello più alto registrato in un secolo. In Germania, Svezia meridionale e Danimarca sono stati sospesi traghetti e servizio ferroviario, mentre nella sola giornata di venerdì l’aeroporto di Copenaghen ha cancellato 142 voli a causa della tempesta.

Un comune nel sud della Danimarca, Haderslev, ha deciso di far evacuare l’intera costa. In un post su Facebook, il primo cittadino della cittadina ha detto che la situazione sulla costa “è ormai così grave che restare lì è troppo pericoloso. Tutte le aree colpite sono state evacuate e i mezzi di soccorso stanno ritirando gli equipaggi”.

L’Istituto meteorologico danese ha allertato che i forti venti e i livelli elevati dell’acqua resteranno stabili per tutto il fine settimana. Discorso simile in Scozia, dove il meteorologo del Met Office, Jonathan Vautrey, ha detto che in parti della Paese in tre giorni è caduta l’equivalente di un mese e mezzo di pioggia, e che il meteo che si prospetta nei prossimi giorni potrebbe creare in quelle aree “due mesi di pioggia nell’arco di tre giorni”.

I morti nella tempesta

Da quando la tempesta è arrivata sul nord Europa, causando ingenti danni ai servizi, alle strutture, ai terreni e alle abitazioni, almeno sette persone sono morte, secondo i più recenti aggiornamenti dell’Independent.

L’ultima vittima, in ordine di tempo, sarebbe una donna di 80anni che è stata trovata senza vita nella sua casa allagata di Chesterfield, nella contea inglese del Derbyshire.

In alcuni punti del nord Europa però l’emergenza sembra essere terminata. Almeno quella relativa al meteo, dato che molte delle persone che stanno ora tornando nelle proprie case dovranno fare i conti con il disastro rimasto dopo il passaggio della tempesta Babet.

Fonte foto: ANSA

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