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La Russia sgancia una bomba aerea ODAB-1500 in Ucraina: il fungo enorme dell'arma che "rompe i polmoni"

La Russia ha usato per la prima volta una bomba termobarica ODAB-1500 in Ucraina: fungo enorme nel cielo di Sumy, gli effetti terrificanti dell'arma

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

La Russia ha usato per la prima volta in Ucraina una bomba aerea pesante ODAB-1500, un ordigno termobarico capace di generare una nuvola di fumo gigantesca immortalata da alcuni video circolanti online. La bomba, sganciata nella regione di Sumy, spruzza un liquido infiammabile prima dell’impatto, creando un fungo gassoso ad alta potenza distruttiva. L’arma termobarica viene descritta come capace di “rompere i polmoni”: questi esplosivi, infatti, diffondono un aerosol altamente infiammabile e le contromisure convenzionali sono inefficaci contro di esse. L’onda di pressione e la rarefazione risultanti causano danni gravi, risultando spesso letali.

La bomba termobarica ODAB-1500 sganciata dalla Russia in Ucraina

Nel territorio ucraino l’evento è senza precedenti. La Russia ha impiegato una bomba ODAB-1500, dal peso di 1500 kg, fatto documentato dai media tedeschi citando l’analista militare Julian Roepke.

L’attacco con quest’arma termobarica ad alta potenza ha mirato le posizioni delle forze armate ucraine nell’area di Velyka Pisarevka, nella regione di Sumy.

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La potenza della bomba ODAB-1500 e gli effetti sulla guerra in Ucraina

La bomba ODAB-1500 funziona attraverso la dispersione di un liquido infiammabile in atmosfera prima dell’impatto con il proprio bersaglio, fatto che va a generare un’esplosione devastante e una nuvola di fumo con altezza di circa 1000 metri ed altamente distruttiva.

Prima di questo episodio, la Russia aveva impiegato bombe a esplosione volumetrica, ma di minore potenza, con un peso compreso tra 170 e 500 kg.

Secondo l’analista militare, l’utilizzo di una bomba di 1,5 tonnellate va interpretato come un chiaro segnale di transizione del conflitto verso una fase più intensa e distruttiva.

Come funziona la bomba termobarica ODAB-1500

Le armi termobariche, note anche come bombe ad aerosol, sono ordigni esplosivi che operano disperdendo una nuvola di aerosol composta da gas, esplosivo liquido o in polvere.

Le bombe termobariche sono particolarmente efficaci in ambienti chiusi come tunnel, edifici non ermeticamente sigillati, fortificazioni campali, trincee coperte e bunker, dove la concentrazione dell’esplosione può causare danni estesi e devastanti.

Le difese contro le bombe termobariche e gli effetti

Le contromisure tradizionali non offrono protezione efficace contro le armi termobariche. Queste bombe causano danni mortali principalmente tramite un’onda di pressione seguita da una rarefazione, che può causare la rottura dei polmoni.

Uno studio della CIA degli Stati Uniti afferma che le esplosioni generate da questi ordigni all’interno di spazi ristretti possono causare danni gravi, inclusa la rottura dei timpani, commozioni cerebrali, rottura di polmoni e organi interni, oltre a cecità.

La Defense Intelligence Agency sottolinea inoltre, in un altro documento, che le vittime potrebbero rimanere coscienti durante l’esplosione. “Le onde d’urto e di pressione causano danni minimi al tessuto cerebrale” afferma la DIA “è quindi possibile che le vittime non vengano rese incoscienti dall’esplosione, ma soffrano invece per diversi secondi o minuti mentre soffocano”.

La bomba ODAB-1500 utilizzata in Ucraina è soltanto l’ultima delle minacce belliche da parte della Russia, che di recente ha allarmato l’Occidente anche per un’altra arma molto potente come l’ordigno FAB-1500.

Fonte foto: ANSA/X

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