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La pianista Valentina Lisitsa sta con Putin, salta il concerto al Teatro La Fenice di Venezia

La pianista ucraina Valentina Lisitsa ha espresso posizioni filo-Putin. Salta il concerto presso il Teatro La Fenice di Venezia dopo polemiche social

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Valentina Lisitsa è una pianista di origine ucraina di fama internazionale. La concertista avrebbe dovuto partecipare a un evento musicale presso il Teatro La Fenice di Venezia, ma a causa di alcune sue dichiarazioni a favore di Putin gli organizzatori hanno deciso di rimandare l’evento. Il caso è nato da una polemica social.

Polemica nata su Twitter

“Questa è Valentina Lisitsa e pare che stia per fare un concerto al prestigioso Teatro La Fenice di Venezia. È conosciuta per le sue posizioni pro Putin e ha perfino fatto un concerto in maggio nella Mariupol occupata”.

Questo tweet pubblicato qualche giorno fa dall’attivista ucraina Mariia Kramarencko ha innescato un effetto domino, facendo partire un tam tam di retweet indignati.

Valentina Lisitsa è considerata una delle più grandi interpreti di Fryderyk Chopin e Sergej Rachmaninov. Lisitsa è molto attiva sui social network ed è una dei pianisti più seguiti. Uno dei suoi video più noti, l’esecuzione del terzo movimento del Chiaro di luna di Beethoven, ha collezionato ben 58 milioni di visualizzazioni.

Pur essendo ucraina ed essendo nativa di Kiev, Valentina Lisitsa non ha mai fatto mistero delle sue simpatie per Putin e non ha risparmiato critiche ai governi ucraini.

La decisione di Musikamera

Col passare dei giorni le polemiche hanno oltrepassato gli spazi virtuali dei social network e sono finite sul tavolo degli organizzatori dell’evento, l’associazione Musikamera.

Il ‘Corriere della sera’ riporta la posizione di Sonia Finzi, presidente di Musikamera: “Non eravamo a conoscenza del suo attivismo politico e delle polemiche che la coinvolgevano. Sono molto rammaricata e in imbarazzo. Non avrei mai voluto trovarmi in una situazione di questo tipo per nessuna ragione al mondo”.

“Nessuno naturalmente ha obiettato sulla sua scelta sul fronte dell’arte e della musica, vista la sua fama mondiale e le sue indiscutibili capacità”, continua Finzi.

“Ma abbiamo moltissimi contatti di pianisti importanti, se solo fossimo stati a conoscenza della situazione avremmo scelto qualcun altro. Proprio per questo e per le tensioni che ne stavano nascendo abbiamo ritenuto di rinviare il suo concerto. Anche per rispetto dell’istituzione che ci stava ospitando”, conclude la presidente di Musikamera.

Musikamera ha così scritto alla pianista al fine di informarla della decisione di rinviare il concerto “in altri momenti in cui commenti e osservazioni nei suoi confronti potranno essere mossi esclusivamente da pensieri di carattere artistico e non politico”.

La risposta di Valentina Lisitsa

La risposta di Valentina Lisitsa è stata immediata e stizzita: la pianista ha replicato che “la musica e l’arte sono al di sopra della politica”.

Il dibattito social non si è fermato, anzi si è espanso. Dall’opportunità di invitare Valentina Lisitsa al Teatro La Fenice si è passati al discettare di libertà d’espressione e censura.

C’è da dire però che non è la prima volta che un concerto di Valentina Lisitsa viene annullato per motivi analoghi: era già successo lo scorso anno con un evento presso l’orchestra sinfonica di Toronto.

Fonte foto: ANSA

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