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POLITICA ESTERA

La moglie di Navalny rivela che il marito è stato avvelenato col Novichok: il video di Yulia che accusa Putin

Per la vedova dell'oppositore russo, Alexei Navalny è stato avvelenato col Novichok: il video di Yulia in cui accusa il presidente Vladimir Putin

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Alexei Navalny è stato avvelenato con il Novichok? A denunciarlo è Yulia Navalnaya, la moglie dell’oppositore russo (morto venerdì 16 febbraio in una colonia penale russa), in un video in cui accusa le autorità russe di nascondere il corpo del marito in attesa che spariscano le tracce dell’agente nervino dal cadavere.

Il video in cui Yulia, moglie di Navalny, accusa Putin

Nel video, oltre ad accusare Vladimir Putin, Yulia Navalnaya fornisce anche il nome delle persone coinvolte nella morte del marito Alexei Navalny e le motivazioni del nuovo avvelenamento. L’oppositore di Vladimir Putin era già stato avvelenato il 20 agosto del 2020 durante un suo viaggio in Siberia. Anche in quel caso i suoi sostenitori denunciarono l’utilizzo del Novichock da parte delle autorità russe.

Continuerò il lavoro di Alexei Navalny: continuare a lottare per il nostro Paese“. Lo ha detto la vedova dell’oppositore di Vladimir Putin nel video diffuso sui social mentre lei a Bruxelles ospite della riunione dei ministri degli Esteri dell’Unione europea.

La notizia della morte dell’oppositore di Vladimir Putin, Alexei Navalny, ha scatenato proteste in tutto il mondo.

Cos’è il Novichock

Il termine Novichok fa riferimento a una classe di potenti neurotossine sviluppate in Unione Sovietica e in Russia negli anni Ottanta e Novanta e che possono essere somministrate in diverse forme (liquida, polvere, aerosol). Una volta inalate o entrate a contatto con la pelle, queste neurotossine possono portare alla morte in pochi minuti.

Fanno parte di una classe di composti chiamati inibitori della colinesterasi, che vanno a interferire con l’attività dei neurotrasmettitori, sostanze indispensabili per la regolazione del sistema nervoso.

Le vittime del Novichok muoiono per asfissia e arresto cardiaco: il veleno provoca spasmi muscolari che possono bloccare il battito del cuore e la respirazione, oltre che provocare danni vari a organi e tessuti.

La versione ufficiale di Mosca sulla causa della morte di Navalny

Nei giorni scorsi, le autorità russe avevano comunicato alla vedova di Alexei Navalny che il marito era ufficialmente deceduto a causa di una “sindrome da morte improvvisa“. Contestualmente, avevano anche reso noto che il cadavere di Navalny non verrà riconsegnato alla famiglia fino al termine delle indagini.

Così Kira Yarmysh, portavoce dell’oppositore russo, su ‘X’ aveva detto sabato: “L’avvocato di Alexei e sua madre sono arrivati all’obitorio di Salekhard. È chiuso però, anche se la colonia penale ha assicurato che era aperto e che il corpo di Navalny era lì. L’avvocato ha chiamato il numero di telefono che era sulla porta. Gli è stato detto che era il settimo a chiamare oggi”.

Poi aveva concluso: “Il corpo di Alexei non è all’obitorio”.

Fonte foto: ANSA

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