NOTIZIE
STORIE

La mamma di Giovanbattista Cutolo ucciso a Napoli chiede giustizia. "Voglio Meloni e Mattarella qui"

La madre del giovane musicista tragicamente ucciso a Napoli, ha espresso il suo dolore e la necessità di cambiamenti nella società

Pubblicato: Aggiornato:

Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Parla la madre di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista tragicamente ucciso a Napoli, e si rivolge direttamente alle istituzioni per chiedere giustizia e cambiamenti nella società. Daniela Di Maggio, commossa e determinata, non può accettare la perdita di suo figlio e si unisce alle voci che gridano per un mondo migliore. Tante le azioni intraprese per onorare la memoria di Giovanbattista Cutolo: una borsa di studio al Teatro San Carlo e un presidio in piazza Bellini. Così la comunità napoletana cerca di trasformare il dolore in un messaggio di speranza e cambiamento.

Chiamata a Meloni e Mattarella

Napoli è stata scossa dalla tragica morte di Giovanbattista Cutolo, ucciso a soli 24 anni. Sua madre, Daniela Di Maggio, piange la perdita del figlio e rivolge un appello accorato alle istituzioni affinché venga fatta giustizia e qualcosa possa finalmente cambiare in una società definita malata.

“Presidente Meloni, presidente Mattarella: chiedo di essere chiamata, mi accolgano per dire la mia su queste brutalità che noi, che siamo nel basso di questa società e che viviamo in questo mondo, conosciamo molto di più di chi ci comanda” ha dichiarato la donna. “Voglio alzare la mano e dire tutte le cose che vanno assolutamente cambiate”.


Il luogo della tragedia in piazza Municipio, Napoli, avvenuta all’alba del 31 agosto

L’appello alle istituzioni

“Dobbiamo gridare alle istituzioni di venire in campo: mio figlio non c’è più a casa mia. Vengono sdoganati solo modelli materialistici, la scuola non funziona, le famiglie smembrate, la musica non viene sdoganata” ha proseguito  Di Maggio.

“Voglio che la morte di Giovanbattista funga da caterpillar contro tutte queste ingiustizie, devono cambiare le leggi” ha aggiunto la donna.

Il dolore del padre

Daniela Di Maggio si esprime con forza sulla tragedia: “Sono senza parole, questa cosa di un sedicenne che ha sparato a mio figlio non la posso proprio accettare. Perché se a 16 anni esci con un’arma funzionante hai contezza del dramma che stai creando attorno a te.”

Anche il padre di Giovanbattista, Franco Cutolo, ha parlato con i giornali annunciando l’amara decisione di lasciare Napoli, a suo avviso responsabile per la morte del figlio. “Mi hanno sconfitto: l’ho cresciuto a pane e cultura, me l’ha ucciso. Basta, andiamo via”.

Il ricordo di Giogiò

La comunità si è unita in un presidio a piazza Bellini per ricordare Giogiò e ha esposto uno striscione con le parole “Ti sentiremo suonare con noi, Giovanbattista”. È un tributo sentito a un giovane talento spezzato troppo presto.

Il Teatro San Carlo ha istituito una borsa di studio in memoria del ragazzo per onorare il suo talento e per promuovere la cultura e la musica tra i giovani. Questo gesto dimostra la determinazione a creare opportunità e cambiamenti positivi nelle comunità meno privilegiate.

Napoli, in segno di lutto, ha abbassato le bandiere a mezz’asta presso il Palazzo San Giacomo e la sede del Consiglio comunale. L’intera città ha espresso cos’ì il suo cordoglio per la tragedia sostenendo la famiglia di Giovanbattista.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963