La foto del nonno che veglia sul cadavere della nipote a Kiev è straziante: morta con la madre sotto le bombe
Una bimba di 9 anni è morta sotto le bombe insieme a sua madre, mentre era a casa: la foto del nonno che veglia sul cadavere
Un dolore straziante. Sta facendo il giro del mondo l’immagine di un nonno seduto per strada a Kiev, con lo sguardo disperatamente rivolto in basso, verso la coperta di stagnola che copre il corpo senza vita della sua nipotina di 9 anni.
Il cadavere è appoggiato su un muro scrostato: la piccola è stata uccisa insieme a sua madre in uno degli attacchi missilistici della Russia.
Mykhailo Podolyak, uno dei consiglieri del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, l’ha rilanciata e commentata: “Una foto difficile da guardare. Ma è necessario. E di nuovo. E ancora, e ancora”.
Quindi, la descrizione: “Un nonno siede davanti al corpo di una bambina di 9 anni coperta dalla stagnola, morta dopo l’ennesimo attacco missilistico notturno russo su Kiev. Testimoni oculari hanno detto che l’uomo è rimasto accovacciato sul corpicino della nipote finché uno dei suoi vicini non gli ha portato una sedia. Non può allontanarsi. Non riesce a capire. Non riesce a respirare. Ha perso la vita”.
Podolyak aggiunge che la bimba ha perso la vita nel “19° attacco terroristico russo nella capitale ucraina dall’inizio di maggio. Si tratta di un altro promemoria al mondo che il ‘mondo russo’ non porta altro che morte e distruzione. Questa non è una guerra per il territorio o per interessi geopolitici. Questa è una guerra tra le forze del bene e del male assoluto, dove la linea di demarcazione tra i due mondi è al confine con l’Ucraina. È tutto molto chiaro. Tutto è registrato in questa foto raccapricciante“.
E ancora: “Il bene deve prevalere, le forze del male devono essere punite e l’umanità deve trarre conclusioni. Altrimenti, il mondo moderno, con tutti i suoi valori umanistici, giacerà sotto i riflettori, e accanto ci sarà una sedia vuota di un futuro perduto”.
Quindi, la chiosa: “La Russia deve perdere. L’Ucraina deve ricevere immediatamente tutte le armi. Putin, Lavrov e altri rappresentanti del regime russo non dovrebbero promuovere la violenza gonfiando le guance davanti alle telecamere, ma presentandosi a L’Aia”.