La Corea del Nord torna a minacciare il mondo: lancia due missili in grado di trasportare testate nucleari
Due missili balistici sono stati lanciati nel Mar Giallo. La data del lancio sembra una beffarda risposta alla mano tesa della Corea del Sud
La Corea del Nord torna a minacciare il mondo effettuando gli ennesimi test missilistici nel Mar Giallo, e lo fa sparando due missili balistici, cioè ordigni potenzialmente capaci di trasportare testate nucleari attraverso traiettorie suborbitali.
- Lancio effettuato in una data sospetta
- I precedenti lanci da Pyongyang
- La strategia della Corea del Sud
Lancio effettuato in una data sospetta
La denuncia arriva dalle autorità sudcoreane, che hanno rilevato i lanci dei missili atterrati tra la costa cinese e la penisola coreana.
Non si tratta di lanci qualsiasi, perché arrivano immediatamente dopo la prova di forza messa recentemente in atto dagli Stati Uniti, che hanno lanciato un missile atomico intercontinentale, con testata disabilitata, dalla California alle isole Marshall.
Sembra, a tutti gli effetti, come una sorta di sinistra risposta agli Usa. Sono anni che la Corea del Nord effettua test missilistici nel Mar Giallo.
I precedenti lanci da Pyongyang
A giugno ben otto missili balistici a corto raggio erano stati fatti precipitare nel Mar del Giappone. Si trattava del diciottesimo test effettuato da Pyongyang, che aveva destato particolare preoccupazione per via dell’alto numero di missili utilizzati.
E non solo: in quella occasione i lanci nordcoreani arrivavano dopo che Seul e gli Stati Uniti avevano condotto esercitazioni di tre giorni su larga scala. Il regime di Kim Jong-un aveva criticato tali manovre come “prove di invasione”.
Oggi è stato effettuato il diciannovesimo test missilistico.
Anche la data lascia poco all’immaginazione, dal momento che il test missilistico è avvenuto in concomitanza con il centesimo giorno dall’insediamento del presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol. La minaccia appare fin troppo evidente.
La strategia della Corea del Sud
La stampa sudcoreana, sempre attenta a eventi del genere, evidenzia come si tratti del quarto lancio missilistico dall’insediamento del governo di Yoon Suk-yeol.
Solo un paio di giorni fa il presidente sudcoreano aveva deciso di seguire la tradizionale politica di distensione e riappacificazione abbracciata anche dai suoi predecessori.
Proponendo una serie di aiuti alla Corea del Nord in cambio dell’abbandono della politica di proliferazione nucleare.
Gli aiuti dovrebbero riguardare un programma alimentare contro la denutrizione che affligge i cugini del Nord, nonché la creazione di una rete di infrastrutture e aiuti all’economia e allo sviluppo agricolo.
L’annuncio era stato fatto in occasione della Giornata nazionale della Liberazione della Corea. La risposta di Pyongyang non si è fatta attendere. Ed è stata beffarda come al solito.