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CRONACA NERA

La confessione di Alessandro Impagnatiello, fidanzato di Giulia Tramontano: "Ho provato a bruciare il corpo"

Il 30enne barman ha confessato l'omicidio della compagna al settimo mese di gravidanza indicando il luogo dove aveva nascosto il corpo, che aveva provato a bruciare

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Le tracce di sangue della compagna Giulia Tramontano sono state trovate nel suo Suv, sulle scale condominiali e sul pianerottolo della loro abitazione  a Senago. Dopo quattro giorni di messinscena Alessandro Impagnatiello ha confessato l’omicidio della 29enne agente immobiliare al settimo mese di gravidanza, nella stessa caserma dove domenica sera aveva denunciato la sua scomparsa. Alla fine dell’interrogatorio il 30enne ha indicato ai carabinieri il luogo dove si trovava il corpo, che avrebbe provato a bruciare nel tentativo di sbarazzarsene.

La confessione

La svolta sul caso è arrivata nel pomeriggio di mercoledì 31 maggio quando nel corso delle analisi del Volkswagen T-roc di Impagnatiello, barman in un locale di lusso a Milano, sono state trovate le tracce di sangue della compagna Giulia Tramontano.

Le stesse trovate dai Ris e dalla squadra Omicidi dei carabinieri anche nell’abitazione di Senago, comune del Milanese, dove i due convivevano.


I rilievi del Ris a casa di Alessandro Impagnatiello

Intorno alle 22 Impagnatiello viene scortato nell’appartamento e poi di nuovo fuori per essere portato in caserma, facendosi largo col Suv tra le telecamere, gli insulti e le grida dei vicini.

Nella notte ha confessato tutto alla presenza della pm Alessia Menegazzo, dell’aggiunto Letizia Mannella e dei vertici dei carabinieri il generale Iacopo Mannucci Benincasa, i colonnelli Antonio Coppola e Fabio Rufino.

Il 30enne è stato dunque portato nel carcere milanese di San Vittore con l’accusa di omicidio aggravato, soppressione di cadavere e procurata interruzione della gravidanza.

Il ritrovamento

Su sua indicazione i militari dell’Arma hanno trovato il corpo di Giulia Tramontano nello spazio tra due file di box in un edificio di Senago, a mezzo chilometro da casa e dalla stazione dei carabinieri.

Il cadavere della 29enne è stato trovato avvolto da alcuni sacchi di plastica e con segni di bruciature, a testimonianza del tentativo di Impagnatiello di bruciare il corpo della compagna.

L’omicidio

Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, Giulia Tramontano sarebbe stata uccisa a coltellate dal 30enne durante una lite, scaturita dalla scoperta la relazione parallela del compagno con un’altra donna.

Nella giornata di sabato 27 maggio, in cui sarebbe avvenuto il delitto, la 29enne avrebbe avuto un confronto con l’amante di Impagnatiello, una collega statunitense del barman, che avrebbe deciso di rivelare tutto. Anche lei sarebbe rimasta incinta mesi fa prima di decidere di interrompere la gravidanza.

Fonte foto: ANSA/Facebook Chiara Tramontano

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