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L'eredità di Silvio Berlusconi potrebbe beffare il Fisco: i figli avrebbero chiesto l'esenzione sulle tasse

I figli di Silvio Berlusconi potrebbero non pagare un euro sui 458 milioni ricevuti in eredità, basta usufruire di alcune leggi

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Il Fisco potrebbe incassare zero euro dalle imposte di successione sull’eredità lasciata da Silvio Berlusconi ai suoi figli. Ai valori di mercato l’eredita dell’ex premier è valutata tra i 5 e i 6 miliardi di euro. Ma il patrimonio netto, in base all’atto registrato dal notaio nei giorni scorsi, ammonta a 458 milioni di euro. E su questa somma vanno calcolate le imposte di successione.

L’eredità di Silvio Berlusconi nel dettaglio

Nel dettaglio, Silvio Berlusconi ha lasciato ai suoi cinque figli 423 milioni di euro in azioni che riguardano la holding Fininvest e 35 milioni di euro in proprietà immobiliari. Per l’esattezza, tre ville e un box a Trieste ricevuto in eredità da un cittadino.

Ma gli eredi di Berlusconi, probabilmente, andranno a pagare solamente 81mila euro di imposta di registro. Ecco per quali motivi il Fisco italiano potrebbe incassare poco o nulla.

Silvio Berlusconi

La possibilità di chiedere l’esenzione dell’imposta

È molto probabile che i figli di Silvio Berlusconi chiedano l’esenzione dell’imposta per il passaggio dei 423 milioni di euro che permettono di controllare Fininvest. Lo prevede il Testo Unico sull’imposta di successione del 1990, che per i trasferimenti a favore dei discendenti e del coniuge di aziende o rami di esse, di quote sociali e di azioni non prevede alcuna tassa.

A patto che gli eredi proseguano nell’esercizio dell’attività di impresa o detengano il controllo per un periodo non inferiore a cinque anni.

Non a caso, nell’accordo tra i figli di Berlusconi, il punto 5 prevede appunto l’obbligo reciproco di “non alienare quote di alcun cespite compreso nel Relictum per il termine di 5 anni dall’apertura della successione e quindi sino al 12 giugno 2028”.

Possibile la franchigia sugli immobili ereditati dai Berlusconi

Per quanto riguarda i 35 milioni ereditati in immobili, come ricostruito da Repubblica i figli dell’ex premier dovrebbero pagare 1,4 milioni di imposte (il 4%).

Ma la legge prevede una franchigia di un milione a testa – a patto che non si sia mai usufruito di questa possibilità in precedenza – e dunque, anche in questo caso, i versamenti al Fisco sarebbero pari a zero.

A pagare le tasse di successione, alla fine, potrebbero essere solamente Marta Fascina, Paolo Berlusconi e Marcello Dell’Utri. Per loro la legge prevede un esborso dell’8% di quanto ricevuto, quindi in questo caso 8 milioni di euro a testa Fascina e Paolo, mentre per Dell’Utri la somma sarebbe di 2,4 milioni di euro.

Fonte foto: IPA

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