L’aumento delle temperature potrebbe portare a un anno senza inverno: le ipotesi degli esperti
I prossimi mesi si prospettano ancora con temperature superiori alla media in tutta Europa, con il rischio di un anno privo della stagione invernale
Nel 1816, a causa dall’eruzione del vulcano Tambora, nell’attuale Indonesia, le anomalie climatiche portarono a quello che viene ricordato come “l’anno senza estate”. Adesso, secondo i climatologi, potremmo trovarci davanti la situazione opposta, con le alte temperature degli ultimi mesi (e probabilmente dei prossimi) che potrebbero portare a un anno senza inverno.
Temperature troppo alte
Ci stiamo lentamente abituando a sentir parlare di temperature alte, molto più alte delle medie stagionali, mensili o annuali, e molte persone le stanno sperimentando sulla propria pelle.
Da quando esistono le misurazioni sul clima, i mesi estivi del 2023 sono stati un crescendo di temperature, con i dati registrati che hanno continuamente fatto aggiornare i record sui periodi più caldi di sempre, attualmente vinto dal settembre di quest’anno.
Il mese scorso ha scalzato dal gradino più alto del podio quello del 2020, con una temperatura media dell’aria superficiale di 16,38°C, quasi un grado in più (0,93°C) rispetto alla media del trentennio 1991-2020. Ma il caldo potrebbe non essere finito qui.
Un anno senza inverno
Secondo le previsioni dei centri meteorologici più autorevoli, come l’ECMWF (il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine), l’Italia e gran parte dell’Europa, ad eccezione del nord est, potrebbero sperimentare temperature superiori alla media durante l’intera stagione invernale.
Come ricorda IlMeteo.it infatti, anche se l’aumento di un grado centigrado può sembrare una sciocchezza, i mesi passati ci hanno dimostrato che anomalie apparentemente irrilevanti possono portare a temperature eccezionalmente alte, soprattutto a causa della durata delle ondate di calore.
Negli scorsi anni anche le stagioni invernali sono state più miti (rispetto alla media storica), ma questa volta i climatologi e i meteorologi sembrano convinti che l’inverno al quale siamo abituati potrebbe non arrivare affatto per tutto l’anno.
La calma dopo la tempesta
Secondo gli esperti del clima, la prossima stagione sarà caratterizzata da un indice NAO negativo. NAO sta per North Atlantic Oscillation Index, e il suo valore descrive l’intensità delle correnti atmosferiche da ovest nel Nord Atlantico. In parole povere, più forte è il vento dell’ovest, più mite è l’inverno in Europa.
L’indice negativo dovrebbe di per sé significare condizioni meteo avverse, con precipitazioni abbondanti e neve a bassa quota, ma questo non equivale a garantire un clima invernale regolare.
Tutti i modelli matematici attuali concordano nel prevedere un inverno “anormale”, con valori termici superiori alla media degli ultimi 30 anni, la riduzione delle gelate e temperature fuori stagione in tutto il centro-sud dello Stivale. Un surriscaldamento che, secondo gli esperti, è sicuramente collegato alla maggiore concentrazione di Anidride Carbonica (CO2) in atmosfera prodotta dalla combustione di idrocarburi a fini energetici.