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Kim Jong-un proclama la vittoria della Corea del Nord sul Covid, ma è ancora mistero sul contagio del leader

Secondo Kim Jong-un la Corea del Nord ha vinto la guerra contro il Covid: Pyongyang si è sempre vantata delle sue capacità di difendersi dal virus

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Simone Cadoni

GIORNALISTA

Giornalista, scrive di cronaca, politica e altre tematiche legate all’attualità.

Dopo settimane trascorse ufficialmente senza registrare alcun caso di contagio, il leader supremo della Corea del Nord Kim Jong-un ha proclamato una “eclatante vittoria” del Paese sul Covid. Come riportato dall’agenzia di stampa Kcna, l’annuncio è arrivato nel corso di un incontro con medici e scienziati.

Ma i dati sul virus sarebbero improbabili per gli osservatori, considerando che il sistema sanitario nordcoreano è tra i peggiori al mondo. Secondo il regime sono stati registrati 4,8 milioni di contagi ma soltanto 74 decessi. Per i media di Stato è “un miracolo senza precedenti”, per gli esperti occidentali è solo propaganda.

Le parole di Kim Jong-un sulla vittoria contro il Covid

La Corea del Nord è stata tra i primi al mondo a chiudere i suoi confini nel gennaio del 2020, dopo la repentina diffusione del Covid in Cina.

Il leader della Corea del Nord Kim Jong-un in conferenza a Pyongyang

Il capo della Repubblica Popolare Democratica ha sempre vantato le grandi capacità del Paese di difendersi dal virus. E adesso, a detta sua, lo avrebbe definitivamente sconfitto.

Descrivendo il Covid come una “malattia pandemica maligna” e dicendosi orgoglioso per “l’indomita tenacia”, Kim Jong-un ha dichiarato davanti ai medici e agli scienziati che “la vittoria conquistata dal nostro popolo è un evento storico“.

Poi ha aggiunto: “Il nostro Stato ha mostrato al mondo ancora una volta la sua grandezza“.

Gravi accuse di Kim Yo-jong alla Corea del Sud

Dopo le dichiarazioni del leader supremo, la sorella minore Kim Yo-jong, che ricopre il ruolo di vicedirettore del dipartimento del Comitato centrale del Partito dei lavoratori della Nordcorea, ha accusato Seoul di aver provocato una “farsa isterica” sul coronavirus per intensificare le tensioni.

A suo avviso, sarebbe stata proprio la Corea del Sud a diffondere il Covid al nord della penisola. Il riferimento sarebbe all’invio di volantini di propaganda tramite palloncini.

“Un crimine contro l’umanità”, lo ha definito, ricordando il pericolo lanciato dall’Oms di diffondere l’infezione entrando in contatto con oggetti contaminati.

“Se il nemico persiste in azioni così pericolose – ha minacciato l’influente sorella di Kim Jung-un – risponderemo non solo sterminando il virus ma anche spazzando via le autorità sudcoreane“.

Kim Jong-un ha avuto il Covid? Mistero sul contagio

Kim Yo-jong oltre ad avere accusato la Corea del Sud ha anche rivelato che suo fratello ha avuto della “febbre alta”. E Pyongyang per riferirsi ai casi Covid ha sempre parlato di “casi di febbre”.

Per questo secondo gli analisti anche Kim Jong-un avrebbe contratto il virus. La presunta rivelazione sarebbe un’ammissione insolita per il regime nordcoreano, che raramente ha commentato la salute del suo leader supremo.

Nel mese scorso in Occidente aveva comunque già fatto scalpore la sua lunga assenza: non si era visto in pubblico per ben 17 giorni.

Fonte foto: ANSA

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