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CRONACA NERA

Killer gli sparano in casa a Napoli, lui si lancia dal balcone: morto 50enne noto alle forze dell'ordine

La vittima, un 50enne napoletano, è un volto noto alle forze dell'ordine. Ha tentato di fuggire all'agguato lanciandosi dal balcone

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Un uomo di 50 anni, già noto alle forze dell’ordine, è morto nella notte tra sabato 20 e domenica 21 gennaio 2024 a Napoli dopo essere stato raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco in casa. La vittima, sorpresa nella propria abitazione dai suoi killer, avrebbe tentato di scappare dall’agguato lanciandosi dal balcone, col volo che gli è stato fatale.

Agguato in casa a Napoli

A perdere la vita, secondo quanto riferito dai giornali locali, è stato Raffaele Cinque. L’uomo è stato sorpreso in casa dai suoi killer alle prime ore del mattino di domenica 21 gennaio 2024, quando nella zona di Secondigliano sono stati avvertiti alcuni colpi di pistola.

La vittima sarebbe stata raggiunta da diversi colpi, con numerosi bossoli ritrovati nell’abitazione di via dello Scirocco e non solo.

Nel cerchio in rosso la zona dov’è avvenuto l’omicidio, in via dello Scirocco a Napoli

Il tentativo di fuga: giù dal balcone

Raggiunto da diversi colpi d’arma, Cinque avrebbe tentato la fuga. Nell’estremo tentativo di fuggire, infatti, l’uomo si sarebbe lanciato dal balcone.

Non è chiaro però se a essergli fatale sia stato il volo dal balcone o i colpi che lo hanno raggiunto prima e dopo. Non è escluso, infatti che altri colpi potrebbero essere stati esplosi dall’alto verso il basso per finirlo.

Chi era la vittima

Raffaele Cinque, 50 anni, era uscito dal carcere a ottobre. L’uomo, noto alle forze dell’ordine, aveva precedenti per un tentato omicidio del 2014 e reati contro il patrimonio.

Secondo quanto riportato da La Repubblica, Cinque era considerato vicino all’area del clan Contini, ma non aveva precedenti per associazione camorristica.

L’ultimo arresto risaliva al 2022, quando fu fermato per il furto di uno scooter. Insieme a un complice, infatti, fu intercettato dai carabinieri in sella al mezzo appena rubato e furono bloccati.

Indagini sull’omicidio di Secondigliano

Sul caso indagano gli agenti del commissariato di zona e quelli della Squadra Mobile, coordinati da Alfredo Fabbrocini, i primi a intervenire dopo la segnalazione degli spari nella mattinata di domenica 21 gennaio.

Alle forze dell’ordine spetterà ricostruire quanto accaduto e per quale motivo Cinque sia stato ucciso. Non si esclude alcuna pista.

Fonte foto: iStock

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