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Jp Morgan: "In arrivo uragano economico". Cosa significa e rischi

Jamie Dimon, amministratore delegato di Jp Morgan, la più grande banca al mondo, ha lanciato l'allarme su un "uragano economico" in arrivo

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Brutte notizie sul fronte economico: sta per arrivare un “uragano“. A lanciare l’allarme è stato Jamie Dimon, amministratore delegato di Jp Morgan, la più grande banca al mondo.

In arrivo un “uragano economico”: l’allarme di Jp Morgan

Come riportato dall’agenzia ‘Ansa’, secondo l’ad di Jp Morgan Jamie Dimon bisogna “prepararsi” all’arrivo di un “uragano economico” provocato dalla Fed e dalla guerra in Ucraina.

L’amministratore delegato di Jp Morgan ha rivisto la sua posizione: nelle scorse settimane, infatti, Jamie Dimon aveva parlato di nuvole di tempesta sull’economia, mentre ora di uragano.

Jamie Dimon, amministratore delegato di Jp Morgan ha detto di “prepararsi” all’arrivo di un “uragano economico”.

“Uragano economico”: l’esempio di Jp Morgan

Come è possibile prepararsi all’arrivo di un “uragano economico”? Lo stesso Jamie Dimon ha tracciato la rotta, specificando che Jp Morgan si sta preparando e lo sta facendo adottato un approccio “molto conservativo sul suo bilancio”.

La situazione economica negli Usa e in Europa

A fine maggio, il presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, ha incontrato alla Casa Bianca il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.

Secondo quanto riferito da ‘Il Sole 24 Ore’, si tratta di un fatto piuttosto inusuale, ma che si spiega con le preoccupazioni per l’aumento dei prezzi, che sta condizionando la ripresa economica e che rischia di influire sulle elezioni di metà mandato del prossimo novembre. “Combattere l’inflazione è la nostra principale sfida economica in questo momento”, ha detto Joe Biden.

Sulla situazione dell’Europa, questo il commento di Luigi Nardella di Ceresio Investors a ‘Il Sole 24 Ore’: “L’inflazione ha segnato un nuovo record a maggio nella zona euro a causa soprattutto dei rialzi dei prezzi dei prodotti energetici ed alimentari. I banchieri della Bce hanno di fatto preannunciato la fine degli acquisti di obbligazioni già entro fine giugno e tassi non più negativi entro settembre”.

Secondo Nardella, l’inflazione in Europa è dovuta “in larga parte a dislocazioni nell’offerta di beni, esasperate dalla guerra in Ucraina, e non da un eccesso di domanda, come negli Usa” e “le scelte della Bce rischiano quindi di avere un impatto eccessivamente negativo su un’economia già in rallentamento”.

Fonte foto: ANSA

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