J.K. Rowling contro Valentina Petrillo, l'accusa all'azzurra alle Paralimpiadi: "È un'imbrogliona"
J.K Rowling torna ad attaccare Valentina Petrillo alle paralimpiadi. Secondo la scrittrice di fantasy: "È un'imbrogliona"
J.K. Rowling, la celebre autrice della saga di Harry Potter, è tornata a far discutere per le sue opinioni controverse riguardo la partecipazione di atlete transgender nelle competizioni sportive femminili. Questa volta, il bersaglio delle sue critiche è Valentina Petrillo, atleta italiana che sta gareggiando alle Paralimpiadi di Parigi 2024 nella categoria T12, dedicata agli atleti con disabilità visive. Rowling ha definito Petrillo una “imbrogliona”, paragonandola al ciclista Lance Armstrong, noto per lo scandalo doping che ha segnato la sua carriera.
L’attacco a Petrillo
J.K. Rowling ha espresso il suo disappunto via Twitter, attaccando duramente Valentina Petrillo e definendola una “cheat” (imbrogliona).
Le parole della scrittrice hanno suscitato un’ondata di reazioni, sia di sostegno che di condanna e rinnovato il dibattito sulla partecipazione di atlete transgender nelle competizioni sportive femminili.
“Perché tutta questa rabbia sulla tanto fonte di ispirazione Petrillo?”, ha scritto Rowling in un tweet sarcastico, proseguendo: “La comunità degli imbroglioni non ha mai avuto così tanta visibilità”. La scrittrice ha poi aggiunto un paragone provocatorio con Lance Armstrong, sostenendo che l’epoca del “cheat-shaming” sia finita.
Chi è Valentina Petrillo
Valentina Petrillo, 51 anni, è una delle poche atlete transgender a competere a livello internazionale nelle Paralimpiadi. Nata con la malattia di Stargardt, una patologia che colpisce la retina e causa perdita progressiva della vista, Petrillo ha iniziato la sua carriera sportiva nel calcio a 5 per ciechi, prima di dedicarsi all’atletica leggera.
Dopo aver vinto 11 titoli nazionali nella categoria maschile, Petrillo ha iniziato il percorso di riassegnazione di genere nel 2019, ottenendo il permesso di gareggiare nelle competizioni femminili dalla Federazione internazionale World Para Athletics.
Alle Paralimpiadi di Parigi, Petrillo ha gareggiato nei 400 metri della categoria T12, senza riuscire a qualificarsi per la finale, e si appresta a competere nei 200 metri.
Il precedente con Khelif
Le posizioni critiche di Rowling nei confronti delle atlete transgender non sono nuove. Già durante le Olimpiadi, la scrittrice si era scagliata contro la pugile algerina Imane Khelif, pur non essendo quest’ultima transgender.
Khelif ha poi vinto la medaglia d’oro nella sua disciplina, ma le parole di Rowling hanno alimentato polemiche e dibattiti. Con Petrillo, Rowling ha nuovamente sollevato una questione che divide l’opinione pubblica e il mondo dello sport, ribadendo la sua convinzione che la partecipazione di atlete transgender sia ingiusta e dannosa per le competizioni femminili.
Questo nuovo attacco contro Petrillo non solo riaccende le polemiche, ma evidenzia anche le difficoltà e le controversie che circondano l’inclusione delle persone transgender nello sport.