Indagine della Corte dei Conti su Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia: la reazione dell'ex ministro
La Corte dei Conti del Lazio ha aperto un'indagine sulla vicenda relativa a Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia. Bisognerà verificare eventuali profili di danno erariale
La procura regionale della Corte dei Conti del Lazio ha aperto un fascicolo di indagine per la vicenda relativa all’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia. I magistrati, coordinati dal procuratore regionale Paolo Luigi Rebecchi, dovranno verificare eventuali profili di danno erariale. La reazione del giornalista.
- L'indagine della Corte dei Conti su Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia
- Le reazioni politiche dopo la vicenda
- La reazione di Sangiuliano
- Bruno Vespa contro Maria Rosaria Boccia
L’indagine della Corte dei Conti su Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia
Sarebbero diversi, almeno stando a quanto raccontato dall’ex collaboratrice del politico, gli episodi che potrebbero far emergere profili di illegittimità.
Nelle varie interviste rilasciate, sottolinea il Corriere della Sera, Boccia ha infatti parlato di viaggi sulle auto blu ma anche di cene, senza dimenticare la scorta al concerto dei Coldplay.
Sangiuliano, dal canto suo, ha sempre assicurato che dal dicastero non è mai “arrivato un euro” per far fronte alle spese collegate agli spostamenti della donna.
Ora spetterà alla Corte dei Conti fare luce sull’utilizzo di denaro pubblico da parte dell’ex ministro, appena sostituito da Alessandro Giuli.
Le reazioni politiche dopo la vicenda
La vicenda, nel frattempo, continua a tenere banco tra le fila della politica.
In un’intervista rilasciata al quotidiano Il Tempo, il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani ha espresso “dispiacere per aver perso un ministro capace, che ha scelto di dimettersi per difendere la propria dignità e la propria integrità. Sono sicuro che raggiungerà l’obiettivo”, ha aggiunto il ministro degli Affari Esteri.
“Oggi Repubblica scrive che c’è un filo rosso tra il finto complotto contro Arianna Meloni di cui sono stato accusato a Ferragosto e il caso Sangiuliano”, ha invece commentato Matteo Renzi sui suoi profili social.
“Non so quanto ci sia di vero – ha aggiunto il presidente di Italia Viva -, ma mi pare che la nebbia inizi a diradarsi: tutto si tiene, dunque. Forse qualcuno capirà perché siamo stati i primi dell’opposizione a chiedere le dimissioni mentre altri davano la solidarietà a Sangiuliano. La nostra posizione rimane semplice: a noi non interessano i gossip sui ministri o le indagini giudiziarie, noi vogliamo risposte politiche“.
“Quello che fanno i ministri a letto non ci interessa, quello che fanno in ufficio sì. Vogliamo la totale trasparenza sul merito delle nomine, delle assunzioni, delle spese per i grandi eventi. E su questo ho l’impressione che – dal punto di vista politico – il peggio debba ancora arrivare. Gli italiani si stanno accorgendo della mediocrità di questa squadra di Governo: l’amichettismo di Meloni e famiglia fa male all’Italia”.
La reazione di Sangiuliano
Non è tardata ad arrivare la reazione di Gennaro Sangiuliano che – riporta Adnkronos – si è detto “lieto che la Corte dei Conti possa accertare la correttezza dei miei comportamenti. Ribadisco: non un euro pubblico è stato speso e lo dimostrerò carte alla mano”.
Bruno Vespa contro Maria Rosaria Boccia
Nelle ultime ore anche Bruno Vespa ha detto la sua sul caso politico che ha infiammato l’inizio di settembre, cogliendo l’occasione per attaccare Maria Rosaria Boccia.
In occasione della conferenza stampa per il ritorno di Cinque minuti e Porta a porta, il volto noto della Rai ha dichiarato che gli sarebbe piaciuto intervistare Sangiuliano, mentre “non è nei miei desideri intervistare la Boccia perché non voglio essere uno dei suoi strumenti“, ha fatto sapere.